Caritas a sostegno dell’emergenza abitativa

Prende il titolo di “Allarga lo spazio della tua tenda (Is 54,2)” la Quaresima di carità promossa quest’anno da Caritas Diocesana come gesto concreto per portare sollievo alle situazioni, in tempo di pandemia più che mai pressanti, di emergenza abitativa. All’iniziativa è possibile contribuire in due modi: con donazioni in denaro per contribuire a sostenere le famiglie in difficoltà nel pagamento del canone d’affitto o del mutuo, seguite dalle Caritas parrocchiali; rendendo disponibile una abitazione dove accogliere, previo avvio di un progetto con Caritas Diocesana, un nucleo già sottoposto a sfratto esecutivo. La Quaresima di carità sarà ricordata in sovrimpressione – come è già avvenuto per l’Avvento di fraternità 2020 – durante la diretta della Messa dalla Sagra a Carpi ogni domenica, alle 11, su TVQUI.

Caritas Diocesana, diretta da suor Maria Bottura, spiega, qui di seguito, le motivazioni e le finalità dell’iniziativa, tracciando, nello stesso tempo, un quadro aggiornato del panorama abitativo tra Carpi e Mirandola.

Covid e sfratti in Emilia-Romagna
La situazione abitativa diventa sempre di più un’emergenza. La crisi economica, fortemente accentuata a causa del covid-19, sta mettendo in grave difficoltà molte famiglie che faticano a pagare l’affitto o le rate del mutuo.

Molti sono i casi di procedure di sfratto già avviate dai proprietari a causa di mancati pagamenti arretrati. Per effetto delle normative di contrasto al covid sono sospese fino al 30 giugno 2021 le esecuzioni degli sfratti, ma bisogna essere consapevoli che le procedure in corso restano attive e che pertanto dopo giugno gli ufficiali giudiziari potranno procedere alla liberazione forzata dei locali.

Secondo i dati del Ministero degli Interni la quasi totalità delle sentenze di sfratto a livello regionale è per morosità incolpevole. Questa situazione ci conferma il quadro di un disagio abitativo importante. L’Emilia-Romagna si colloca al sesto posto tra le regioni italiane per il maggior numero di sfratti emessi, mentre si colloca al terzo posto, dopo Lombardia e Piemonte, per gli sfratti eseguiti.

I provvedimenti di sfratto in rapporto alle famiglie residenti sono uno dei principali indicatori (assieme ad altri parametri quali l’incidenza delle domande inevase rispetto all’edilizia popolare pubblica, ai flussi migratori in ingresso ecc.)  per individuare una tensione abitativa nel territorio di riferimento. Dobbiamo rilevare che analizzando il numero di provvedimenti di sfratto emessi ogni 1000 famiglie nella nostra Regione, nel 2019 la provincia di Modena evidenzia la maggiore criticità (2,85 sfratti ogni 1000 famiglie) seguita da Parma, Ravenna, Forlì-Cesena, Bologna (1,87), Piacenza, Reggio Emilia e Ferrara (1,55).

Carpi e Mirandola, diversi canoni d’affitto
Nella Diocesi di Carpi dobbiamo distinguere il distretto di Carpi rispetto a quello di Mirandola-Concordia. Carpi è un comune ad alta tensione abitativa (uno dei 6 in provincia di Modena e uno dei 37 nell’intera regione Emilia-Romagna). Il prezzo degli affitti raggiunge, nella città dei Pio, la media di 8,00 euro al metro quadro, con punte fino a 8,90 euro. Nel resto del territorio dell’Unione Terre d’Argine il prezzo al mq. per gli affitti risulta più basso, attestandosi mediamente attorno a 6,00-7,00 euro per metro quadro. I dati ricavati da Immobiliare.it segnalano un aumento pressoché costante dei canoni di locazione dal 2018 ad oggi. Anche il prezzo degli immobili in vendita sta iniziando a risalire con un aumento del 3,44% rispetto a gennaio 2020.

Per quanto riguarda il territorio di Mirandola, Concordia e San Possidonio la richiesta di affitti risulta sostanzialmente stabile con prezzi medi attorno a 6,00 euro al mq. Si riscontra un disagio abitativo meno accentuato, anche se sono state segnalate da parte dei centri di ascolto diverse famiglie che nel corso del 2020 hanno avuto bisogno di sostegno per pagare l’affitto.

Conservare il più possibile contratti in essere
Quando la morosità sfocia in uno sfratto, si viene segnalati nella rete delle agenzie immobiliari; pertanto ricercare un nuovo affitto diventerà molto problematico. Sappiamo poi che persone straniere o con situazioni lavorative precarie hanno ben poche speranze di firmare un nuovo contratto.

Anche trovare una stanza in condivisione (co-housing) in questi ultimi mesi sta diventando più difficile perché le occasioni scarseggiano. Sono soluzioni più adatte a donne o studenti, o comunque a persone con un reddito sufficientemente congruo e stabile. I prezzi non sono inferiori a 300-400 euro al mese, utenze comprese. Per tutti questi motivi è quanto mai necessario che una famiglia in affitto riesca a onorare il pagamento dei canoni e delle spese condominiali per conservare quanto più possibile i contratti in essere e non trovarsi poi in situazioni che possono rivelarsi realmente drammatiche.

Come Caritas stiamo sostenendo tutti i centri di ascolto parrocchiali perché prestino una particolare attenzione alle situazioni abitative degli assistiti, invitandoli e aiutandoli quanto più possibile ad essere “in regola” con gli affitti per evitare rischi di morosità e sfratto, usufruendo anche di tutte le opportunità messe a disposizione dai servizi pubblici.

Invito ad allargare il raggio di accoglienza
Il progetto “Allarga lo spazio della tua tenda” si pone quindi l’obiettivo di aiutare quanti si trovano in situazione di “emergenza abitativa”. Nella Bibbia i riferimenti alla tenda sono più di trecento: essa rappresenta simbolicamente casa, ricchezza, sicurezza, fiducia, gioia di stare con il Signore.

La tenda è la “ricchezza abitativa” del pastore che, costretto a spostarsi per pascolare il suo gregge, la portava con sé come casa mobile. La tenda per i nomadi era luogo d’incontro e d’accoglienza per i viandanti: significativa è quella di Abramo, immagine di pace e ospitalità (Gen 18,1-2). L’invito ad allargare lo spazio della tenda è dunque un invito all’accoglienza.

È possibile sostenere il progetto attraverso un contributo economico che verrà utilizzato per aiutare le famiglie in difficoltà nel pagamento dell’affitto, oppure mettendo a disposizione un appartamento con il quale avviare, in collaborazione con la Caritas diocesana, un progetto che permetta ad una famiglia già soggetta a sfratto esecutivo di recuperare autonomia, evitando quei circoli viziosi che portano alla cronicizzazione della povertà.

A cura di Caritas Diocesana

Quaresima di carità 2021

Per effettuare donazioni: Bonifico intestato a Diocesi di Carpi C/ Caritas Diocesana – Corso Fanti 13 – Carpi; IBAN: IT86X0538723300000001422974

Causale: Progetto emergenza abitativa

Per informazioni o per segnalare o valutare la disponibilità di case: tel. 059 644352