Nell’atmosfera creata dalle luci serali della sagra, era tangibile l’emozione ma anche la gioia dei parrocchiani di Mortizzuolo di Mirandola che venerdì 30 agosto hanno partecipato numerosi all’inaugurazione del centro di comunità. Prima la cerimonia del nastro sulla porta d’ingresso della struttura e poi all’interno gli interventi e la preghiera. Presenti le autorità civili, guidate dal sindaco di Mirandola, Maino Benatti. “La carità non può limitarsi all’obolo – ha affermato don Andrea La Regina della Direzione di Caritas italiana – ma deve essere accompagnata dalla vicinanza e dalla condivisione. L’opera che si inaugura questa sera è segno visibile della generosità di un popolo che ha voluto farsi compagno di cammino dei fratelli nel bisogno”. Generosità che Caritas italiana ha stimolato tramite la colletta nazionale del giugno 2012, con il contributo particolare delle diocesi lombarde, gemellate con la zona pastorale a cui appartiene la parrocchia di Mortizzuolo. Di queste Chiese si è fatto portavoce don Claudio Visconti, delegato regionale di Caritas Lombardia, nel richiamare idealmente i volti di tutti coloro che “con quanto potevano e con la preghiera – così si è rivolto ai mortizzuolesi – vi sono stati e vi sono vicini. Possa questo centro di comunità essere un luogo attraverso cui costruire la comunione, perché è nella misura in cui la viviamo che possiamo dirci cristiani”. Un auspicio e un appello che il Vescovo monsignor Francesco Cavina ha rilanciato con forza, esprimendo la più viva gratitudine a Caritas italiana. “Questa fraterna presenza di una Chiesa che ci viene in soccorso – ha sottolineato – ci invita a crescere nell’unità, nell’amore e nella stima reciproca fra di noi, nelle nostre parrocchie, nella nostra diocesi”. A raccogliere l’esortazione del Vescovo, a nome della comunità mortizzuolese, il parroco don Marino Mazzoli, che ha voluto ringraziare il suo predecessore don Carlo Bellini per l’operato durante l’emergenza e a favore della realizzazione delle nuove strutture parrocchiali.