Le due medaglie d’oro (negli 800 e 1500 con record europeo) vinte a Berlino da Gregorio Paltrinieri hanno riempito di gioia l’intera città, non solo quella che vive intorno allo sport. Tra i primi a congratularsi per i risultati ottenuti il Vescovo, monsignor Francesco Cavina, che ha invitato il campione e i suoi famigliari in Vescovado.
L’incontro si svolgerà al rientro di Gregorio dal Portogallo dove è andato per una meritata vacanza.
“Lo hanno definito ‘alfiere della nuova Italia del nuoto’ – osserva monsignor Francesco Cavina -, a me è sembrato un eccellente sportivo e, guardandolo in televisione, un ragazzo dalla faccia pulita. Questa sua naturalezza è importante ancor di più del suo essere un campione sportivo. Gregorio può diventare un esempio per i suoi coetanei: si può avere successo senza per forza montarsi la testa. Uno sport come il nuoto non ha il seguito di calcio e tennis e i suoi campioni, a parte qualche rarissima eccezione, non diventano personaggi da copertina, e questo, a mio modo di vedere, è un gran bene. Lo sport è passione ma deve insegnare rigore, disciplina, spirito di sacrificio, in una parola è altamente formativo. Credo proprio che il nostro Paltrinieri, che sta dimostrando notevole maturità a soli 20 anni, abbia le carte in regola per continuare ad ottenere successi, per imporre il suo talento e, spero, per diventare un esempio per coloro che si avvicinano allo sport. Ma Gregorio, se continuerà in questo modo – a vincere e a mantenere il suo comportamento di sempre – sarà un esempio per tutta la comunità. Nelle interviste rilasciate ha detto ‘la vita non cambia. Io a Carpi sto bene e voglio tornarci ogni volta che posso’, a dimostrazione che è rimasto quello che era. E noi lo accogliamo a braccia aperte. Che il nuoto per lui sia tanto è evidente, ma lo è altrettanto il fatto che non è tutto. C’è la vita a contare ben di più, e questo giovane campione sembra averlo capito perfettamente. Mi fa piacere incontrare lui e la sua famiglia nei prossimi giorni – conclude il Vescovo -, il mio saluto è quello della Diocesi a un giovane campione”. Di stile. Libero.
L’incontro si svolgerà al rientro di Gregorio dal Portogallo dove è andato per una meritata vacanza.
“Lo hanno definito ‘alfiere della nuova Italia del nuoto’ – osserva monsignor Francesco Cavina -, a me è sembrato un eccellente sportivo e, guardandolo in televisione, un ragazzo dalla faccia pulita. Questa sua naturalezza è importante ancor di più del suo essere un campione sportivo. Gregorio può diventare un esempio per i suoi coetanei: si può avere successo senza per forza montarsi la testa. Uno sport come il nuoto non ha il seguito di calcio e tennis e i suoi campioni, a parte qualche rarissima eccezione, non diventano personaggi da copertina, e questo, a mio modo di vedere, è un gran bene. Lo sport è passione ma deve insegnare rigore, disciplina, spirito di sacrificio, in una parola è altamente formativo. Credo proprio che il nostro Paltrinieri, che sta dimostrando notevole maturità a soli 20 anni, abbia le carte in regola per continuare ad ottenere successi, per imporre il suo talento e, spero, per diventare un esempio per coloro che si avvicinano allo sport. Ma Gregorio, se continuerà in questo modo – a vincere e a mantenere il suo comportamento di sempre – sarà un esempio per tutta la comunità. Nelle interviste rilasciate ha detto ‘la vita non cambia. Io a Carpi sto bene e voglio tornarci ogni volta che posso’, a dimostrazione che è rimasto quello che era. E noi lo accogliamo a braccia aperte. Che il nuoto per lui sia tanto è evidente, ma lo è altrettanto il fatto che non è tutto. C’è la vita a contare ben di più, e questo giovane campione sembra averlo capito perfettamente. Mi fa piacere incontrare lui e la sua famiglia nei prossimi giorni – conclude il Vescovo -, il mio saluto è quello della Diocesi a un giovane campione”. Di stile. Libero.