Com. St. 23 del 19 febbraio 2013 – Monsignor Cavina: appello ai cristiani e alla comunità civile


Questi bambini sono nel cuore di Dio



 


‘Pieno appoggio alle iniziative del Centro di aiuto alla vita Mamma Nina e a quanti si impegnano per prevenire l’aborto ed evitare che il tempo della gravidanza sia vissuto nella solitudine, senza un progetto volto al futuro, senza adeguato sostegno ed accompagnamento’. Così si esprime monsignor Francesco Cavina, Vescovo di Carpi, all’indomani della notizia della donna ricoverata in ospedale dopo aver partorito un bambino che è stato ritrovato morto nella lavatrice dell’abitazione.


‘Questo episodio ci scuote, come cristiani e come comunità civile: dobbiamo chiederci se si fa tutto quanto è necessario per permettere alle donne e alle famiglie in situazioni di difficoltà di accogliere il loro bambino, durante la gravidanza e dopo, ma soprattutto all’inizio, quando ancora si pone il problema dell’aborto. Se questa vicenda ha suscitato clamore, non altrettanto fanno, purtroppo, gli aborti che ogni settimana si consumano nell’indifferenza e i drammi di queste donne ‘ e in molti casi anche dei padri ‘ che non vengono percepiti perché avvengono nel nascondimento e si manifestano in modi diversi, anche dopo molti anni.


Al di là del caso concreto ‘ osserva monsignor Cavina ‘ c’è un problema generalizzato di accoglienza della vita: chiediamoci quanto siamo capaci di far percepire ad una donna, a un papà, a una famiglia, che una nuova vita in arrivo è sempre una cosa bella, un dono da accogliere e di cui prendersi cura. Non può essere mai solo un problema’.


Il Vescovo ricorda l’importanza di far conoscere le risorse presenti sul territorio e le possibilità di sostegno, economico e relazionale, offerte attraverso associazioni impegnate in difesa della vita nascente, come il Cav e l’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII con il servizio maternità difficile.


‘In questo tempo di Quaresima il Signore ci chiama alla conversione, che deve toccare le nostre coscienze, dando forma al nostro modo di pensare, di agire, di amare. Anche su questi temi. A tutto il popolo di Dio della Chiesa di Carpi rivolgo quindi un invito a pregare, perché il Signore accompagni con la sua misericordia coloro che vivono il dramma di aver eliminato il proprio figlio in modo violento, sia con l’aborto che con altri gesti prima o dopo la nascita del bambino, e sostenga tutti gli operatori e i volontari impegnati nell’opera di ascolto, accoglienza e vicinanza alle famiglie che si trovano in difficoltà di fronte a una gravidanza inattesa o indesiderata.


Siamo certi che questi bambini sono nel cuore di Dio, accolti nell’abbraccio del Padre’.