Il convegno diocesano per la scuola - venerdì 7 ottobre

CREDERE NELL’EDUCAZIONE

Il nostro tempo mostra una spiccata attenzione al fatto educativo: ne registra la priorità in vista di una società ben ordinata e organizzata e la scuola diventa luogo di una cultura anonima e massificata che finisce spesso per evidenziare nei giovani un senso di inquietudine e smarrimento di fronte alle scelte valoriali.
Nella sua autobiografia, Chesterton scrive: ‘… della scuola ricordo quello che mi fu insegnato senza che mai imparassi niente, e quello che imparai, senza che nessuno me lo insegnasse’. Questo giudizio ironico indica un fenomeno in grande crescita: la funzione esplicita della scuola viene realizzata – in parte – in modo latente. Da qui la riflessione sempre più ampia dello stile educativo e delle sue modalità per contribuire alla costruzione di una identità individuale orientata al ‘bene comune’. E’ dovere di tutti – insegnanti, genitori, educatori – impegnati ad aiutare i ragazzi a cogliere l’importanza dell’essere cittadini per l’oggi e per il futuro, sulla base di alcuni valori irrinunciabili quali quelli legati alla dignità di ogni persona, alla sua libertà e responsabilità.
Se siamo convinti che la scuola, – ma tutti i luoghi educativi -, hanno la responsabilità di ‘rifondare’ il vivere sociale, questo è il tempo opportuno per rinsaldare nel mondo adulto quella consapevolezza che ‘insieme’ possiamo trovare quelle modalità e strategie che aiutino i giovani ad essere soggetti attivi e positivi del cambiamento nel rispetto di alcuni valori fondamentali: la libertà e la responsabilità di ciascuno.
La libertà è un potenziale enorme, che può sprigionare energie di ogni genere e in qualsiasi direzione. E’ illusoria, ad esempio, una libertà che significa totale autonomia dagli altri, rifiuto di impegno. La libertà è una conquista e si può coniugare con una responsabilità finalizzata a far crescere la persona nella sua unicità.
Il Convegno del 7 ottobre rivolto al mondo della scuola e dell’educazione vuole essere un momento di approfondimento e di condivisione per riprendere il cammino di un nuovo anno di lavoro e di impegno nel cantiere sempre aperto ‘dell’educare è possibile e bello se…’.