Dieci anni di episcopato per monsignor Regattieri

La celebrazione

Un grande abbraccio, seppur a distanza, quello che la Chiesa di Carpi ha tributato a monsignor Douglas Regattieri, vescovo di Cesena-Sarsina, che ha presieduto l’eucarestia sabato 31 ottobre, nel decennale dell’ordinazione episcopale. Pur essendo passati dieci anni, don Douglas non ha nascosto la commozione nel rivivere in Cattedrale a Carpi quel momento che ha letteralmente cambiato la sua vita. Numerosi i sacerdoti e i diaconi che lo hanno accompagnato all’altare, presenti anche i gruppi familiari e i laici con i quali ha collaborato per tanti anni in diocesi con sensibilità pastorale e caritativa. Al termine della celebrazione monsignor Regattieri è stato omaggiato di una riproduzione in ceramica dell’Assunta venerata in Cattedrale.

 

Omelia Mons. Douglas –>

Saluto Mons. Gildo –>


Sabato 31 ottobre, vigilia della solennità di Ognissanti, alle ore 18, nella Cattedrale di Carpi, si terrà la solenne concelebrazione per ricordare il decennale dell’episcopato di monsignor Douglas Regattieri, vescovo di Cesena-Sarsina, già vicario generale della Diocesi di Carpi.

Dieci anni fa, l’8 ottobre 2010, veniva eletto alla sede vescovile di Cesena-Sarsina e il 28 novembre riceveva l’ordinazione episcopale in Cattedrale a Carpi, vescovo ordinante monsignor Elio Tinti con monsignor Antonio Lanfranchi e monsignor Bassano Staffieri.

Per questo anniversario l’amministratore apostolico della Diocesi di Carpi, monsignor Erio Castellucci, e il vicario generale, monsignor Gildo Manicardi, hanno chiesto che l’anniversario potesse essere celebrato e festeggiato anche a Carpi, sua Chiesa di origine.

 

Dall’intervista a monsignor Regattieri pubblicata sul numero di Notizie del 25 ottobre 2020

(…) C’è un aspetto della chiesa di Carpi che ha sentito sempre presente in questi dieci anni di episcopato? Luoghi, persone, ricordi…

La preghiera, direi anzitutto. Ho sempre sentito di essere accompagnato da tanti che hanno pregato e tuttora pregano per me. Ci sono poi stati eventi che hanno rafforzato ancora di più la presenza della mia Diocesi di origine nel mio pensiero e nel mio cuore. Penso al terremoto del 2012. A questo proposito mi piace sempre ricordare che quando venne papa Francesco a Carpi, c’ero anch’io. In quella circostanza mi sono sentito di nuovo un vero carpigiano. Fu in quell’occasione che ebbi la notizia da padre Leonardo Sapienza, reggente della Prefettura Pontificia, che Francesco sarebbe venuto a Cesena il 1° ottobre di quell’anno. Non posso dimenticare questa coincidenza. (…)

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