Diocesi di Carpi comunicato n° 54 del 2 luglio 2020

Comunicato stampa

Festa di San Bernardino Realino, Patrono secondario della Città e Diocesi di Carpi

Sabato 4 luglio, Santa Messa presieduta dal Vescovo Castellucci

Sabato 4 luglio, alle 19, nella chiesa di San Bernardino Realino (via Alghisi) a Carpi, l’Amministratore Apostolico Erio Castellucci, presiederà la Santa Messa nella memoria liturgica di San Bernardino Realino, Patrono secondario della Città e della Diocesi di Carpi.

Nella lettera pastorale “E camminava con loro”, monsignor Castellucci sottolinea come la Chiesa carpigiana sia una “terra di testimoni eccezionali”. Fra questi cita, naturalmente, San Bernardino Realino, il quale “con la sua profonda cultura umanistica e giuridica, la conversione religiosa da una vita dissipata e l’intenso impegno come educatore gesuita, è la prova che il Signore ci può raggiungere dovunque, anche nella confusione e negli errori, e trasformare la nostra umanità in dono per i fratelli”.

 

Bernardino Realino nacque a Carpi il 1° dicembre 1530, in una illustre famiglia che gli permise di studiare prima a Modena, e quindi a Bologna. Ebbe una giovinezza a tratti turbolenta, in cui intraprese senza successo gli studi di medicina. Maturando una profonda riflessione sulla propria condotta, si dedicò in seguito alla giurisprudenza, laureandosi nel 1556. Ricoprì la carica di podestà a Felizzano (Alessandria) e a Castelleone (Cremona), dove diede prova di grande senso della giustizia, nell’impegno per la concordia e nella difesa dei più deboli.

Invitato al servizio del marchese d’Avalos a Napoli, qui conobbe la Compagnia di Gesù, e, sentendosi chiamato alla vita religiosa, vi entrò a 34 anni. Ordinato sacerdote, sempre a Napoli, nel 1567, esercitò l’incarico di maestro dei novizi. Fu attivo quindi nell’apostolato a Lecce, dove si distinse per l’assistenza agli ultimi – fra cui malati, carcerati e schiavi turchi, che affluivano nella città. A lui morente si rivolsero i reggitori del Municipio di Lecce che gli fecero l’insolita richiesta di diventare il protettore della città, domandando il suo aiuto oltre la vita terrena. Lui, che tanto aveva fatto del bene alla cittadinanza, acconsentì. Morì il 2 luglio 1616. Fu canonizzato da Pio XII nel 1947. Le sue spoglie sono venerate nella chiesa del Gesù a Lecce.

A Carpi è intitolata a Bernardino Realino la parrocchia in via Alghisi. In Cattedrale, si conserva la reliquia del suo braccio destro. Nel 2016 è stato solennemente celebrato il quarto centenario dalla morte del Santo.