Editoriale n. 11 del 22 marzo 2020

#iorestoacasa

Noi ti siamo vicini

La diffusione del virus galoppa, miete contagi e vittime. Dicono gli esperti che ci dobbiamo attendere il picco nelle prossime due settimane. Quindi l’emergenza continua, gli ospedali sono sotto pressione, ma la risposta degli operatori sanitari è eroica, la gente, a parte rare eccezioni, si dimostra diligente e rispettosa del regime di quarantena imposto dalle autorità pubbliche. Resta il nodo controverso di qualche attività industriale e di alcuni uffici pubblici dove si lamenta la mancanza di presidi per il rispetto delle norme di sicurezza, in particolare le mascherine. E’ esplosa la generosità di tanti, raccolte fondi per gli ospedali, appartamenti per i sanitari che arriveranno come rinforzi all’attuale organico, aiuti per le persone e i nuclei familiari in difficoltà, ma soprattutto i volontari ai quali è stato chiesto di provvedere alla consegna della spesa e dei farmaci a domicilio. D’altra parte conosciamo bene la generosità del nostro popolo in questi frangenti drammatici. Il sisma del 2012 non è poi così lontano nel tempo da aver già dimenticato il bene ricevuto. Davanti a tutto questo frenetico mobilitarsi per respingere l’avanzata del nemico e salvare vite umane la Chiesa cosa fa? Certo fi n da subito si è schierata a fi anco delle autorità declinando al proprio interno le rigide regole della prevenzione del contagio, rinunciando ad ogni espressione comunitaria della vita di fede, anche le più essenziali come la celebrazione dell’eucaristia e le esequie dei defunti. La Chiesa non si è ritirata, l’ansia dei pastori di stare accanto al proprio gregge nel momento della prova, non potendosi esprimere in modo diretto, ha trovato altre forme per manifestarsi. Seguendo l’invito e l’esempio del Papa ed esortati dal vescovo Erio anche i sacerdoti della nostra diocesi hanno messo in campo la loro creatività con omelie e messaggi registrati, dirette sui social, incontri sul web. Tante esperienze, a volte un po’ improvvisate, di cui fare tesoro in futuro per migliorare la qualità e organizzare una presenza della chiesa sui social che sia davvero significativa e che soprattutto possa essere fruita da tutti indipendentemente dall’età o dalle competenze tecnologiche. Poi c’è la carità che, come si illustra all’interno, non arretra anzi si fa più attenta al contesto che si va prefigurando nei prossimi giorni e nell’immediato futuro una volta liberi dal virus pandemico. Poi c’è Notizie, uno strumento che proprio nei momenti difficili come questo rivela tutta la sua utilità nel tenere coesa la comunità diocesana insieme agli altri canali comunicativi come il sito diocesicarpi.it, puntualissimo negli aggiornamenti e le pagine social. Notizie non si fermò a causa del sisma e non si ferma ora. Sentiamo questa responsabilità di non lasciare soli i nostri lettori ma anche di andare oltre, ampliando la diffusione e cercando di incontrare altri amici nelle autostrade digitali che in questo tempo si sono affollate di viaggiatori. Come Avvenire e altri settimanali diocesani anche Notizie da questa settimana renderà disponibile a tutti, gratuitamente, la versione digitale. Se purtroppo ora siamo tutti vincolati al comando #iorestoacasa qui c’è una squadra unita che continua ad esservi vicina, perché questa situazione che stiamo vivendo “da imposizione diventi occasione” e perché “anche se sparsi siamo sempre Chiesa”. Luigi Lamma Stefano Cestari