Famiglie, il servizio del “Consultorio” nella pandemia

Ad un anno dall’attivazione del servizio telefonico dell’Associazione Camilla Pio per il sostegno psicologico a famiglie e singoli

Esattamente un anno fa, in concomitanza con l’inizio del lockdown generale, prendeva l’avvio un’iniziativa fortemente voluta dall’Associazione Camilla Pio centro di consulenza familiare – affiliato alla Confederazione italiana dei consultori familiari di ispirazione cristiana – che per la Diocesi di Carpi si occupa di sostegno psicologico e pedagogico alle famiglie e ai singoli. Un servizio telefonico tramite il quale, con i propri operatori, psicologi- psicoterapeuti e pedagogisti, offrire sostegno in un periodo del tutto fuori dall’ordinario nella gestione dei rapporti intra-familiari.

Ad un anno di distanza il servizio telefonico non soltanto prosegue ma si è rivelato di utilità crescente, di fronte al prolungarsi dell’emergenza sanitaria. “Se all’inizio sono arrivate poche telefonate – spiega suor Maria Bottura, psicologa e psicoterapeuta – e le persone hanno segnalato disagi che siamo riusciti a risolvere piuttosto rapidamente con colloqui telefonici, al termine del lockdown e con il passare dei mesi la situazione si è complicata. Sono quindi aumentate le richieste di sostegno e, nello stesso tempo, si è notato come problematiche di convivenza già manifeste o latenti si siano scatenate per effetto di una contingenza negativa da tutti i punti di vista, di cui a tutt’oggi non si intravede una fine”. In totale, 25 le telefonate ricevute nello scorso anno, benché l’aspetto rilevante,…