Giorno della Memoria nel segno del Beato Focherini

Commemorazione a Mirandola presso la pietra d’inciampo

Martedì 28 gennaio, nella ricorrenza del Giorno della Memoria, si è tenuta la commemorazione di Odoardo Focherini presso la pietra d’inciampo che porta il suo nome in piazza Costituente a Mirandola. Alla cerimonia hanno partecipato, fra gli altri, il vicesindaco, Letizia Budri, l’assessore alla cultura Marina Marchi, il parroco, don Flavio Segalina, il vicario generale della Diocesi, monsignor Ermenegildo Manicardi, il rabbino capo di Modena e Reggio Emilia, Beniamino Goldstein, l’insegnante Maria Giulia Sandonà per la scuola media Montanari, Cosimo Quarta, segretario generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, e Paola Focherini, figlia del Beato Odoardo. Per l’occasione, a rappresentare le giovani generazioni a cui è affidata la memoria di ciò che è stato perché mai più si ripeta, un gruppo di bambini della scuola dell’infanzia Don Adani ha voluto rendere omaggio al Beato Odoardo deponendo fiori accanto alla corona d’alloro posta davanti all’abitazione in cui risiedeva con la famiglia al momento dell’arresto, l’11 marzo 1944.

Dal coro delle voci intervenute è così risuonato un ritratto a tutto tondo della figura di Focherini: dal suo legame con la cittadinanza mirandolese, alla sua santità nel portare fino alle estreme conseguenze la fedeltà al Vangelo; dal suo condividere la condizione di perseguitato al fianco degli ebrei in un’epoca in cui, stravolti gli ideali di umanità e di civiltà, era considerato criminale ribellarsi all’odio e salvare vite umane, alla dimensione intima degli affetti, nella casa di piazza Costituente, dove Odoardo ricevette l’appoggio della moglie Maria nella rischiosa decisione di impegnarsi per il bene di quanti gli avevano chiesto aiuto.

Dopo la cerimonia, la commemorazione del Giorno della Memoria nel 75° del Beato Odoardo è proseguita all’Auditorium Levi Montalcini con l’incontro animato dalla scuola media Montanari e dalla Fondazione scuola di musica Andreoli. La lettura delle lettere di Focherini e gli interventi delle autorità già presenti in piazza sono stati seguiti con grande attenzione dagli studenti, a conferma, ancora una volta, dell’interesse e dell’ammirazione che la figura del Beato è in grado di suscitare fra i giovani.