Il Consiglio Presbiterale esamina l’animazione per le Zone Pastorali

Il Consiglio Presbiterale, presieduto dal vescovo Erio, ha esaminato una scheda per l’animazione delle Zone Pastorali, elaborata dal vicario episcopale per la pastorale don Carlo Bellini. Propone di mettere al primissimo posto la diffusione dell’annuncio del vangelo, ancor prima dell’assicurazione delle celebrazioni dei sacramenti (Messa, battesimi, ecc.). La continuità pastorale va tutelata con la designazione di alcuni “referenti della pastorale” che saranno in proporzione con la vastità della zona presa in cura: sono laici o diaconi o ministri istituiti che hanno a cuore la propria parrocchia e la sostengono.

Essi, per un periodo determinato (tre anni?), in accordo con il presbitero e con un incarico assegnato dal vescovo, custodiscono nel tempo lo stile proprio della comunità di appartenenza. L’entrata di carismi e ministeri di cristiani laici consapevoli e attivi deve anche favorire una lettura comune delle problematiche zonali e diocesane.

Solo in un secondo momento si parlerà dei perimetri delle Zone Pastorali. La scheda poi offriva 13 punti di riflessioni e proposte riguardanti analisi dei problemi, criteri per le nomine dei nuovi parroci, attività cogestite. La scheda ha avuto un’accoglienza positiva. Le condivisioni e conferme si sono accompagnate a precisazioni e interrogativi legati all’ampiezza e complessità degli attuali problemi pastorali.

C ’è stato poi l’incontro con il nuovo economo dott. Marco Vignoli, che ha presentato il bilancio consuntivo 2021 della Diocesi. Ha risposto a molte domande di chiarimenti. Lo stato economico attuale della Diocesi è molto condizionato dalla attività di ricostruzione post-terremoto. Si è però giunti a una buona identificazione dello stato attuale delle cose. Non c’è da preoccuparsi, ma è ancora necessaria una certa attenzione. Un aiuto viene senz’altro dal nuovo Ufficio Diocesano per il patrimonio immobiliare della Diocesi. Per quanto riguarda le attività ordinarie la Diocesi si conferma provvista di tenui risorse proprie e conta in gran parte sul contributo della Conferenza Episcopale Italiana, attinto dall’8 per mille. Che purtroppo è in previsione di drastico calo. Sono seguite le informazioni sulle attività per il Patrono di Carpi e della Diocesi, san Bernardino da Siena, nonché sulle manifestazioni in occasione del decennale del terremoto 2012.

La riunione si è chiusa con il saluto e il ringraziamento a padre Tshibuabua Kabiena Kuluila Hippolyte, membro del Consiglio, amministratore parrocchiale di San Francesco e vicario episcopale per i religiosi sia della Diocesi di Modena che di Carpi. Presto lascerà Carpi per tornare in Congo in quanto eletto Superiore Provinciale dei Sacerdoti Missionari Servi dei Poveri.