Il gonfalone ritrovato

L'opera fu realizzata nel 1826 da Tommaso Bisi, pittore carpigiano, per la Confraternita di San Bernardino

Sarà presentato sabato 16 maggio alle ore 10.30 presso il Museo Diocesano di arte sacra ‘Cardinale Rodolfo Pio di Savoia’, nella chiesa di Sant’Ignazio, il gonfalone processionale della Confraternita di San Bernardino da Siena recentemente ritrovato e restaurato.

Durante la campagna di catalogazione condotta dall’Ufficio Diocesano Beni Culturali, l’opera è stata ritrovata presso la chiesa di San Bernardino da Siena a Carpi e identificata su basi documentarie e stilistiche che rimandano all’esecuzione nel 1826 del pittore carpigiano Tommaso Bisi, da tempo operoso a Milano. Al riguardo, la fonte archivistica è costituita dalle note del cronista Giuseppe Saltini alla data del 5 aprile 1826 in riferimento alla commissione dell’opera da parte della Confraternita: ‘…si è impegnato a fare in tela uno stendardo rappresentante San Bernardino in atto di pregare la Beata Vergine Assunta per implorare grazie al popolo carpense per cui vi è pure dipinta anche la città di Carpi ed un esercito di militari in lontananza e per di dietro un Nome di Gesù, questo fu da me al medesimo ordinato…’.

Tale citazione ha puntuale riscontro iconografico con il gonfalone ritrovato, che è stato sottoposto ad un restauro conservativo, eseguito da Daniele Bizzarri di Modena nel 2007, e che è destinato ad essere custodito nel Museo Diocesano.

Il modello iconografico riprende un gonfalone settecentesco, anch’esso conservato nel Museo Diocesano, con la scena derivata dalla grande tela che Ludovico Carracci aveva eseguito nel 1619 per la Confraternita e che, per vicende di soppressione, si conserva oggi al Museo del Louvre di Parigi. Nella chiesa di San Bernardino da Siena è visibile la copia del 1661 realizzata da Giovanni Van Gelder procurata dal duca di Modena Alfonso IV d’Este.

Nel gonfalone ritrovato è raffigurata la scena del patrocinio del Santo che salva la città da un assalto di truppe nemiche, evento riportato dalla tradizione agiografica. Tommaso Bisi ricalca con assoluta fedeltà il profilo di Carpi offrendoci la visione ottocentesca della città chiusa dalle mura, da cui emergono chiese e torri, e osservata da ovest.

Il restauro ha restituito l’opera in parte nelle condizioni originarie, togliendo ampie ridipinture tardo ottocentesche che ne hanno compresso l’aspetto con una riduzione della tela sui bordi, mutilando in modo irreparabile la visione completa di Carpi.

 

Alfonso Garuti

Direttore dell’Ufficio Diocesano Beni Culturali

 

 

Tommaso Bisi (Carpi, 1760 ‘ Milano 1829)

 

San Bernardino da Siena invoca la protezione della Madonna Assunta a difesa di Carpi assediata da truppe nemiche.

 

Gonfalone processionale della Confraternita di San Bernardino da Siena

olio su tela, cm. 156×89.