Il saluto introduttivo nella Solennità dell’Assunta

Diocesi di Carpi

comunicato n° 63

Carpi, 15 agosto 2020

COMUNICATO STAMPA

 

Il saluto introduttivo di Monsignor Ermenegildo Manicardi in occasione della celebrazione della Solennità dell’Assunzione della B.V. Maria

Carpi – Piazza dei Martiri di Carpi – 15 agosto 2020

 

Carissimi Amici, buona giornata e buona festa dell’Assunta. Riviviamo stamattina nella nostra amata piazza una delle più sentite tradizioni secolari della città e della Chiesa di Carpi. I Carpigiani hanno avuto sempre una devozione incentrata sulla Madre di Cristo. Dall’altra parte del Castello, l’abside della Pieve della Sagra testimonia come fin dall’origine – fin dal tempo dei longobardi – i nostri primi fondatori già avessero collocato al centro della loro comunità la Madonna, nella figura della Madre che offre ai Magi il bimbo intronizzato sulle sue ginocchia. Essi esprimevano così la gioia di avere ricevuto il salvatore Gesù, come gli antichi sapienti d’Oriente, pur non essendo gli originari appartenenti al popolo di Dio.

All’inizio della modernità, nel tempo detto del rinascimento, i nostri antenati ripensarono la città in modo più umanistico. Ribaltarono la prospettiva del castello per realizzare una piazza che li contenesse tutti e che nelle arcate del portico permettesse una vita di scambio, di commercio e di benessere. Lo scenario posto come sfondo fu, però, il Duomo a ricordare lo sbocco ultimo dell’esistenza umana. Vollero anche una preziosa statua dell’Assunta a ricordare bene che lo scopo della vita non è soltanto il benessere o la semplice comunione terrena, ma quella vita che Gesù chiama «eterna». L’Assunta, che anche questa mattina è venuta in mezzo noi, ci ricorda maternamente come l’ultimo vero step della nostra esistenza, il suo culmine finale, sarà la vita eterna nello splendore del nostro corpo, divenuto incorruttibile per l’abbraccio amorevole del Padre e circondato dal calore, finalmente del tutto sincero, dei nostri fratelli.

Esprimiamo il nostro affetto all’Arcivescovo Erio Castellucci, che come Amministratore Apostolico guida, ormai da oltre tredici mesi, la nostra Chiesa. Siamo consapevoli della sua pesante fatica e gli siamo grati per una mansuetudine e una serenità davvero resilienti.

Un saluto specialissimo esprimiamo a Sua Eccellenza Monsignore Elio Tinti, che ieri ha compiuto – per singolare dono del Signore – ottantaquattro anni di preghiera e impegno. È stato nostro vescovo dal 2000 al 2012. Con lui la Chiesa di Carpi ha perciò camminato nei primi dodici anni del terzo millennio. Lo abbiamo invitato ad essere con noi in questa celebrazione così cara, per ricordare, tutti insieme e con gioia, i sessant’anni del tuo sacerdozio sereno (25 luglio 1960) e i vent’anni di un solido episcopato (26 agosto del 2000).

Caro Don Elio grazie perché hai accettato di essere tra noi; sai bene che non ti abbiamo dimenticato e ti siamo grati per il tuo impegno costante a diffondere serenità e amicizia. Siamo sicuri che sai fare bene un bel ponte tra la Madonna bolognese di San Luca e l’Assunta, per così dire, carpigiana. Nell’arco della tua preghiera a Lei, metti anche noi, le nostre persone e la nostra diocesi.

 

A tutti, l’augurio di una celebrazione rasserenante in questo tempo di ulteriore e carsica pandemia, seduti perciò nella nostra piazza, ma con lo sguardo che – senza stanchezze – si rivolge al cielo. Amen

 

Al termine della celebrazione

Volentieri invito il Sindaco di Carpi, Alberto Bellelli, a prendere la parola. Mentre si avvicina lo ringraziamo di cuore perché l’Ente pubblico ci ha offerto la possibilità di poter celebrare in sicurezza, nel rispetto delle regole anti-covid19: seduti nella piazza, mentre contempliamo in mezzo a noi l’immagine della Madonna Assunta.

Ufficio Stampa
Diocesi di Carpi
T. 059 687068