In memoria di don Mario Melegari, tornato alla Casa del Padre il giorno di Natale

Sempre con il sorriso

Don Mario Melegari si è spento presso la Casa del clero, in corso Fanti a Carpi, alle prime ore del giorno di Natale. Al capezzale del sacerdote, oltre al personale, era presente don Massimo Dotti, rettore del Seminario vescovile.

Nato nel 1930 a Soliera, don Melegari è stato ordinato presbitero nel 1956. Numerosi gli incarichi che ha ricoperto in diocesi nel corso del suo ministero. Cappellano a Novi e a Mirandola, poi parroco a San Marino, vicario parrocchiale a Limidi e a Rovereto, dal 1991 al 2008 ha guidato la parrocchia di Vallalta. Insegnante di religione nelle scuole, don Melegari è stato inoltre direttore spirituale della Casa protetta per anziani Tenente Marchi di Carpi. Canonico della Cattedrale dal 2009, ha risieduto negli ultimi anni presso la Casa del clero. Per tutta la vita don Mario ha nutrito una grande passione per i libri, vedendo in essi un prezioso strumento pastorale, tanto da arrivare a raccoglierne più di 16 mila. Parte di questi sono stati donati al Seminario vescovile e ad altri enti, oltre che ai famigliari, parte invece alla parrocchia di Vallalta, che nel settembre 2011 ha intitolato proprio al sacerdote la biblioteca parrocchiale. Molti ricordano l’innata capacità di don Mario di far sorridere quanti incontrava raccontando storie e aneddoti umoristici, così come l’amore per la matematica e la logica, che gli veniva dagli studi al liceo scientifico. Per anni, infine don Melegari è stato membro della giuria del concorso dialettale del Poetar Padano, curando inoltre i commenti ai testi poetici dei partecipanti.

Precedute dalla preghiera del Rosario nelle sere di giovedì 25 e venerdì 26 dicembre in Seminario, le esequie di don Mario Melegari sono state celebrate nella mattinata di sabato 27, nella chiesa parrocchiale del Corpus Domini, come deciso dai famigliari a causa dell’inagibilità della Cattedrale.

All’inizio della Santa Messa il vicario generale don Carlo Malavasi ha portato il saluto del Vescovo monsignor Francesco Cavina, assente dalla diocesi per un impegno assunto in precedenza. Il Vescovo emerito monsignor Elio Tinti, che ha presieduto il rito, ha ribadito la presenza spirituale e la preghiera di monsignor Cavina. Attorno all’altare e alla salma di don Mario si sono radunati quasi tutti i sacerdoti della diocesi, mentre alcuni di essi, impediti per doveri di ministero, avevano preso parte nelle sere precedenti alla preghiera del rosario o avevano inviato messaggi assicurando affetto e suffragio. Nella omelia monsignor Tinti ha ricordato l’indole gioiosa di don Mario e la sua generosa obbedienza.

Erano presenti in chiesa i famigliari del sacerdote, fra cui la sorella e i 17 nipoti, e i fedeli provenienti da tutte le comunità dove don Mario aveva prestato il suo servizio. Il ricordo consegnato alla porta della chiesa portava sul retrodell’immaginepartedello scritto che don Mario aveva scelto come invocazione al Signore nel giorno della sua ordinazione sacerdotale: “Signore, tu mi hai chiamato: fammi come tu mi vuoi”. Chi lo ha conosciuto parla di una persona serena, capace di vivere anche le fatiche e le difficoltà con il sorriso sulle labbra. Le prove più difficili che egli ha vissuto sono rimaste un segreto condiviso solo con il Signore Gesù, crocifisso per amore nostro, che don Mario negli ultimi anni contemplava di continuo nella grande croce che portava al collo e che indicava a tutti come la risposta più importante al vivere, all’amare, al morire.

Sul sito https://parrocchiavallalta.it è pubblicata l’omelia tenuta da don Melegari in occasione del Natale 2007, l’ultimo trascorso a Vallalta.