La Settimana Santa nelle case e nei luoghi di cura

Messaggio di Mons. Erio Castellucci

Arcidiocesi di Modena-Nonantola – Diocesi di Carpi

Oggi si sono riuniti in videoconferenza i vescovi della Regione Emilia-Romagna. Dopo un aggiornamento sulla situazione creatasi con la pandemia da coronavirus nelle diverse diocesi, ci siamo concentrati sulle imminenti celebrazioni della Settimana Santa. Tenendo conto delle attuali disposizioni, sono state confermate le decisioni già assunte nella riunione della settimana precedente e sono stati condivisi anche altri orientamenti riguardanti il periodo successivo. Mi limito a ciò che coinvolge le nostre due diocesi.

–         È confermata la celebrazione liturgica delle Palme “a porte chiuse”, con la benedizione ma senza la distribuzione dell’ulivo; nei casi in cui è possibile, si può attivare la diretta video, coinvolgendo nella celebrazione il minor numero possibile di persone, secondo le disposizioni governative del 28 marzo u.s. Chi lo desidera potrà collegarsi alle due celebrazioni diocesane, come indicato nell’allegato sussidio predisposto dagli uffici liturgici delle nostre diocesi, Celebriamo la Settimana Santa 2020, che contiene anche due possibili riti da celebrare in casa: uno per gli adulti e un altro per una famiglia con bimbi. È lasciata alle singole comunità parrocchiali e alle unità pastorali la possibilità di rendere disponibili ai fedeli gli ulivi, una volta superata la fase emergenziale; in questo periodo si evitino con cura gli assembramenti e le file di persone per ritirare i rametti di ulivo.

–         Vengono poi messi a disposizione delle famiglie alcuni testi per vivere in forma domestica i primi tre giorni della Settimana Santa e l’intero Triduo pasquale. Le famiglie possono così scegliere se seguire le celebrazioni del Giovedì e Venerdì Santo, la Veglia della Notte e la Messa del Giorno di Pasqua alla televisione (assistendo ai riti presieduti dal Santo Padre o proposti dalle diocesi e dalle parrocchie), oppure se celebrare in famiglia, esercitando in modo particolarmente attivo ed espressivo il sacerdozio battesimale. Non si tratta di celebrazioni necessariamente alternative, ma di proposte integrative, affidate al discernimento delle famiglie. Le nostre diocesi hanno messo in rete una piccola “Via Crucis” per bimbi, curata dalla staff che confeziona i video settimanali del “Vangeloclip” (https://drive.google.com/file/d/1OMoV2G0KCKN2rav4IbepuN6nZDqguTUw/view). Ricordiamo che anche l’ufficio liturgico nazionale della Cei ha pubblicato alcuni sussidi per celebrare la Settimana Santa nelle case, inviati oggi dalla Segreteria Generale della Cei, attraverso un’utilissima scheda qui allegata, Proposte Cei per la Settimana Santa 2020, con molte informazioni e links utili.

–         – La celebrazione del sacramento della penitenza, in questo periodo emergenziale, verrà vissuta nelle case e nei luoghi di cura in due modalità straordinarie. Nelle case, seguendo le disposizioni della Penitenzieria Apostolica del 20 marzo u.s. da, ciascuno si disporrà ad un esame di coscienza personale, che può essere favorito da una comune lettura biblica – anche desunta da quelle presenti nel sussidio – e che sarà seguito da una sincera richiesta di perdono espressa da un atto di pentimento, con l’impegno di recarsi da un confessore, una volta passata l’emergenza; la Chiesa, ministra della misericordia, assicura che attraverso questo gesto il Signore raggiunge il penitente con il suo perdono. L’allegato La confessione in tempo di coronavirus schematizza questa prassi, con un linguaggio adatto anche ai piccoli. Nei luoghi di cura – ospedali, cliniche e case per anziani – è concessa ai cappellani e ai presbiteri che abitualmente vi svolgono il loro ministero, la facoltà di impartire l’assoluzione generale, alle condizioni indicate nel decreto pubblicato per le nostre due diocesi il 31 marzo u.s. Per la possibilità in queste strutture di portare la comunione agli ammalati che la desiderano, da parte di ministri straordinari anche nominati “ad hoc”, i vescovi sono in attesa di una risposta da parte delle autorità sanitarie regionali.

–         Nei prossimi giorni verranno proposti via social alcuni momenti tradizionali di “incontro”. Segnaliamo in particolare: – la 35.ma Giornata Mondiale dei Giovani, organizzata dalle due diocesi, e prevista inizialmente a Carpi, ricordando in particolare il 75.mo anniversario del martirio del Beato Odoardo Focherini in campo di sterminio nazista: sarà possibile collegarsi ai siti della pastorale giovanile delle nostre diocesi dalle ore 21 di sabato 4 aprile p.v. (https://diocesicarpi.it/domenica-5-aprile-giornata-mondiale-della-gioventu/  oppure https://www.youtube.com/user/SPGModena); – un’ora di preghiera e testimonianza missionaria in diretta streaming, lunedì 6 aprile alle ore 21, dal canale YouTube a cura dell’ufficio di animazione missionaria giovanile della diocesi di Modena (https://www.youtube.com/user/missiomodena); – due meditazioni per i presbiteri  di Modena e Carpi il Giovedì Santo e una meditazione per i diaconi delle due diocesi il Sabato Santo, in orari che verranno comunicati appena possibile.

–         Vengono rimandate alcune celebrazioni diocesane e parrocchiali, sperando che presto l’auspicata e invocata cessazione della pandemia possa lasciare il posto ad una progressiva ripresa della normale vita comunitaria. La Messa crismale è posposta di alcune settimane; se sarà possibile, verrà celebrata entro maggio, prima della Pentecoste. Nella Veglia di Pentecoste sono previste, se si potrà, le celebrazioni dei sacramenti dell’iniziazione cristiana per i catecumeni adulti. Le Prime Comunioni e le Cresime dei bambini e dei ragazzi potranno essere celebrate solo dopo l’estate, prevedibilmente a partire dalla seconda metà di settembre. Si è convenuto, nella riunione dei vescovi della Regione, di celebrare appena possibile una liturgia eucaristica in suffragio dei defunti che in queste settimane non possono essere accompagnati al commiato con i riti delle esequie normalmente previsti; le modalità verranno decise insieme nella prossima riunione. Per le nostre diocesi, si conferma la scelta della “consacrazione” a Maria per il 13 maggio 2020.

–         I vescovi si sono inoltre confrontati sulle numerose necessità che si stanno presentando e prevedibilmente si presenteranno nei prossimi mesi e forse anni: – le povertà materiali, aggravatesi per le persone che già vivevano nell’indigenza e prospettatesi per i non pochi che vedono in pericolo il loro posto di lavoro, oltre che per le stesse parrocchie, le scuole cattoliche e le altre strutture ecclesiali, che si sono viste private di parecchie voci di entrata nel bilancio delle ultime settimane; – le ferite affettive e mentali, nelle famiglie che hanno subìto dei lutti e non hanno potuto accompagnare alla morte i loro cari e vivere i riti del commiato; e le persone psicologicamente già fragili, bombardate in questo periodo da notizie drammatiche; gli stessi operatori sanitari, che stanno vivendo traumi profondi a contatto con gli ammalati e le loro famiglie e si trovano talvolta nella condizione di dover scegliere chi favorire o meno nel soccorso; e infine, ma non da ultimo, le crisi di fede che in alcuni si stanno manifestando e interrogano le nostre comunità anche riguardo alla profondità dell’evangelizzazione. Le nostre Chiese, già molto impegnate, con l’aiuto concreto della Cei, si attiveranno ancora di più, attraverso le Caritas diocesane, per coordinare interventi non puramente emergenziali; i Consultori diocesani stanno a loro volta studiando forme agili di accompagnamento per alcune fragilità; nelle nostre diocesi ci interrogheremo, anche attraverso i consigli presbiterali e pastorali convocati via social, sull’impatto dell’attuale crisi nella nostra pastorale e sul sostegno della fede nelle nostre comunità.

–         Da ultimo, ringraziando tutti per la cura reciproca, comunico che le nostre diocesi metteranno a disposizione di ciascun presbitero, da metà della prossima settimana, alcune mascherine di protezione che, una volta allentate le misure, serviranno comunque per qualche tempo nel normale svolgimento del ministero. Continuiamo a ricordarci nella preghiera e a farci prossimi, per quanto e come ci è possibile, a coloro che più stanno soffrendo e a quelli che si stanno spendendo in prima linea. Grazie davvero a tutti.

+ Erio

3 aprile 2020