Monsignor Erio Castellucci ha celebrato la sua prima messa in Cattedrale come Amministratore Apostolico della Diocesi

Diocesi di Carpi

comunicato n° 13

Carpi, 16 luglio 2019

Comunicato stampa

Stamane, nella festa della Beata Vergine del Monte Carmelo, cogliendo l’invito del parroco, don Massimo Dotti, l’Arcivescovo Erio Castellucci ha presieduto la sua prima messa nella Cattedrale di Carpi come Amministratore Apostolico della Diocesi.

Presenti numerosi fedeli a celebrare una devozione molto sentita nella parrocchia del Duomo, attraverso l’antica e venerata immagine della Madonna del Carmelo.

Nell’omelia, commentando le letture della festa, tratte dal primo libro dei Re, protagonista il profeta Elia sul Monte Carmelo, e dal Vangelo di Giovanni, con Maria e il “discepolo amato” ai piedi della croce sul Calvario, l’Arcivescovo Erio ha evidenziato in entrambi i testi un elemento in particolare, ovvero il monte. Il Carmelo, che è una vera montagna, “è simbolo dell’incontro con Dio, dell’ascensione verso di lui”, mentre il Calvario, “un piccolo rilievo”, è “immagine della vergogna umana, dell’abbassamento totale”.

Di entrambe le realtà, simboleggiate dai due monti, è fatta l’esistenza umana, ha affermato l’arcivescovo, precisando tuttavia che “il Calvario non è solo fallimento, da lì, infatti, nell’affidamento del discepolo amato, da parte di Gesù, alla madre e viceversa, nasce una nuova vita, una nuova famiglia, che è la Chiesa”.

Ecco allora che la festa della Madonna del Carmelo ci ricorda, ha sottolineato monsignor Castellucci, che “Maria è presente su entrambi i monti, che ogni nostra esperienza, bella o dolorosa, è accompagnata dalla Vergine Santa, che copre tutto con il suo manto”. Accogliendo nel discepolo amato da Gesù ciascuno di noi, la Madonna è “colei che ci sprona a salire, che ci incoraggia, e che ci aiuta a far nascere una vita nuova, perché una madre non abbandona mai i suoi figli”.

Al termine della messa, il ringraziamento dell’Arcivescovo Erio è andato al parroco, ai sacerdoti presenti, e al coro, che ha animato intensamente la liturgia, ma soprattutto ai fedeli. “Sono lieto di celebrare la mia prima messa in questa splendida Cattedrale proprio in occasione della festa della Madonna. Don Massimo mi aveva detto che sarebbe stata una messa feriale con poche persone… vedo invece che siete tanti. Se sono così partecipate le messe feriali, non oso immaginare quanto lo siano quelle festive!” ha concluso monsignor Castellucci, rivolgendosi all’assemblea con una battuta.