Nota della Diocesi di Carpi sulla “Cittadella della Carità”

Sorgerà nel quartiere tra via Nuova Ponente e via Vecchi a Carpi

La Diocesi di Carpi interviene dopo le polemiche sollevate nei giorni scorsi da alcuni residenti nel quartiere tra via Nuova Ponente e via Orazio Vecchi, dove sorgerà la “Cittadella della Carità”.
A fronte delle lamentele dei cittadini (cementificazione del parco e riduzione dei parcheggi nel quartiere), la Diocesi ribadisce alcuni dati fondamentali: l’area in cui sorgerà la struttura è di proprietà della Diocesi. Il lotto oggetto dell’attuale intervento, destinato a servizi religiosi, faceva parte di un Piano Particolareggiato di iniziativa privata che prevedeva inizialmente la realizzazione di una nuova chiesa con superficie coperta di 600 mq. Successivamente si è deciso di erigere la costruzione in maniera differente, nelle forme, nelle dimensioni e negli usi.
L’intervento nasce da un’analisi urbana sulla consistenza del costruito nell’immediato contesto e quindi dalla volontà di dare completamento nelle forme e nei volumi agli edifici residenziali esistenti, disposti a corte aperta.
Verso sud, in una porzione dell’attuale area a prato, sorgerà un fabbricato a due piani, disposto parallelamente a via Vecchi e allineato planimetricamente con i restanti corpi edilizi, che costituiscono la corte, nel tentativo di instaurare con essi un dialogo.
La nuova costruzione, le cui spese sono interamente a carico della Chiesa, porterà inevitabilmente ad una riduzione dell’area verde ma in modalità discreta e con quantità di molto inferiori rispetto a quanto consentirebbero gli indici urbanistici.
Il lotto misura 985 mq: originariamente la chiesa avrebbe occupato 600 mq, mentre il fabbricato che sarà costruito si estende per 196 mq. Questo significa che la Diocesi ha deciso di occupare solo un terzo di quello che originariamente era previsto e, altro dato molto rilevante, di lasciare 404 mq in più di verde sui 985 totali di proprietà della Diocesi.
L’altezza massima del fabbricato sarà di 6,90 m; 9 metri quella della cappellina e non sarà eretto alcun campanile.
 
Gli spazi interni ospiteranno al piano terra la sede della Caritas diocesana, il Consultorio familiare e una cappella aperta al pubblico intitolata al Beato Odoardo Focherini; al piano superiore, una struttura di prima accoglienza per padri separati, con sei posti letto.
Con quest’ultimo servizio si realizzerà il desiderio che da tempo nutriva la Caritas diocesana e che ancora una volta il Vescovo monsignor Francesco Cavina ha saputo interpretare e concretizzare: venire incontro all’emergenza abitativa che riguarda gli uomini, e in particolare i padri in difficoltà.