Nuovo sacerdote in servizio al Corpus Domini

Don Francesco Pio Morcavallo: da San Giovanni Rotondo a Carpi

Domenica 3 novembre ha celebrato la sua prima messa nella parrocchia del Corpus Domini don Francesco Pio Morcavallo. Il giovane sacerdote, 34 anni, proviene dall’arcidiocesi di Ferrara-Comacchio e sarà in servizio a Carpi come vicario parrocchiale al Corpus Domini e come cerimoniere vescovile. Nativo di San Giovanni Rotondo, don Francesco Pio ha un legame spirituale profondo con San Pio da Pietrelcina. “I miei genitori – spiega – sono stati sposati dal Santo e hanno voluto darmi il suo nome di battesimo, Francesco, e quello da cappuccino, Pio. La mia vita di fede si è svolta tutta presso il santuario di San Giovanni Rotondo, dove dall’età di cinque anni ho iniziato a prestare il mio servizio come ministrante e poi come cerimoniere”. La vocazione al sacerdozio tuttavia è giunta alquanto inaspettata. “Da giovanissimo non mi sarei aspettato di diventare prete – racconta -. Allora ero impegnato con i miei studi e avevo una fidanzata. Ad un certo punto, però, ho avvertito la necessità di chiedere al Signore la grazia di comprendere chiaramente la mia vocazione. Ho così iniziato un periodo di discernimento che, sotto la guida di un sacerdote, mi ha portato ad entrare in seminario a Ferrara nel 2007”. Qui don Francesco Pio, che ha intrapreso e concluso gli studi istituzionali di teologia, ha vissuto le diverse tappe in vista dell’ordinazione presbiterale, avvenuta lo scorso 28 settembre per le mani dell’arcivescovo di Ferrara monsignor Luigi Negri. Su richiesta del Vescovo monsignor Francesco Cavina è stato subito inviato come “fidei donum” nella diocesi di Carpi. Presso la parrocchia del Corpus Domini, il giovane sacerdote è stato accolto con grande calore. “Conoscevo già la città – osserva – tramite alcuni famigliari ed amici. Ho accettato di essere inviato qui in spirito di obbedienza e con grande serenità, certo che questa sia la volontà del Signore su di me. Spero con il suo aiuto – conclude – di poter essere d’aiuto alla comunità ecclesiale carpigiana”.