Ricordo del Canonico Luigi Bertolla

Buono, mite e generoso
Don Luigi Bertolla ha concluso la sua giornata terrena per entrare nell’eternità, nel primo pomeriggio dell’11 febbraio. Era nato, 81 anni fa, a Mocenigo di Rumo, in provincia di Trento, il 22 agosto da Albino e Baldessari Maria.
Gli sembrò di udire ben presto, a tenerissima età, la voce del Maestro che lo chiamava a seguirlo nella via del sacerdozio. Entrato nel Seminario diocesano, percorse tutte le tappe della formazione seminaristica con regolare scadenza. Ricevette l’Ordine sacro del presbiterato dalle mani di Mons. Vigilio Federico Dalla Zuanna il 3 ottobre del 1943. Non ha fatto in tempo a celebrare quaggiù il 60° anniversario di sacerdozio.
Appena ordinato prete, fu nominato vicario cooperatore a San Marino e a Migliarina e fu insegnante nel Seminario minore, dal 1943 al 1968. Assunse la guida della parrocchia di San Marino nel novembre del 1947 per mantenerla fino al 1963, quando il Vescovo gli propose di trasferirsi definitivamente in Seminario per svolgere le funzioni di Economo. Come parroco di San Marino dette testimonianza di fedeltà e di vicinanza alla sua gente; nella scuola mise a frutto le doti di una intelligenza vivace e pratica e come economo dimostrò valide capacità amministrative, sempre animato da un sincero e autentico spirito sacerdotale.
La Curia diocesana lo ha avuto prima come vice-Cancelliere e poi come Cancelliere-Archivista per parecchi anni, fino al 2001. Se l’archivio della Curia oggi è in ordine, aggiornato e ben sistemato, lo dobbiamo alla sua paziente e costante volontà. Al riordino dell’archivio e della cancelleria, durato circa un ventennio, vi di dedicò tempo ed energie, spesso nel nascondimento e nell’umiltà, si prodigò nell’impostare e organizzare anche alcuni corsi diocesani per archivisti al fine di preparare laici a svolgere questo delicato compito nelle parrocchie. Don Luigi non possedeva lauree, titoli o particolari specializzazioni, ma aveva un gran buon senso e una sincera passione per il suo lavoro.
Nominato Canonico della Basilica Cattedrale nel 1987, rimase fedele alla recita corale del Breviario e alle celebrazioni liturgiche vescovili, sino a quando la salute glielo permise. Aveva instaurato anche con la comunità parrocchiale di Fossoli un rapporto di sincera fraternità e comunione per i servizi pastorali domenicali e festivi che con regolarità vi prestava. Quando ormai le forze fisiche vennero meno, fu accolto nella Casa del Clero dove ha trascorso i suoi ultimi giorni.
Don Luigi, dietro un apparente tratto di stile austero e schivo, dimostrava tuttavia, a chi lo frequentava con una certa assiduità ed entrava in confidenza con lui, amicizia sincera e delicata. Le sue battute, argute e puntuali, sulla vita, sulle situazioni, sulle persone erano l’espressione di uno spirito libero, intelligente e sapiente.
Il Signore lo ha chiamato a sé un po’ improvvisamente. La Vergine Santa nel giorno della sua festa lo ha accompagnato nell’incontro finale con il suo Signore. Noi lo ricordiamo come un sacerdote buono, mite e generoso.