Veglia diocesana di preghiera nel Tempo del Creato

Nel Duomo di Mirandola, domenica 2 ottobre, alle 16.30, la Veglia diocesana di preghiera “Prese il pane, rese grazie”, in occasione del Tempo del Creato. Per riflettere insieme saranno proiettate immagini di opere d’arte che hanno per tema il pane, la cui produzione è frutto dei doni del creato e che ha numerosi rimandi biblici. La data del 2 ottobre cade, inoltre, nel secondo anniversario della pubblicazione dell’enciclica “Fratelli tutti” di Papa Francesco (3 ottobre 2020).

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Domenica 2 ottobre, alle 16.30, nel Duomo di Santa Maria Maggiore a Mirandola, si terrà la Veglia diocesana di preghiera “Prese il pane, rese grazie”, in occasione del Tempo del Creato. La liturgia, presieduta dal Vicario generale, monsignor Gildo Manicardi, è organizzata dall’Ufficio per la Pastorale sociale e del lavoro e custodia del creato e dall’Ufficio per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso, dalla Migrantes interdiocesana Carpi-Modena e dalle Aggregazioni laicali della Diocesi di Carpi. Tutti sono invitati a partecipare.
Si tratta della seconda delle iniziative diocesane – dopo la mostra fotografica “Emozioni per generare il cambiamento” al Museo diocesano e prima della proiezione del film “Utama. Le terre dimenticate” in anteprima nazionale il 12 ottobre, alle 21, al Cinema Corso a Carpi – in occasione del Tempo del Creato.
Un mese, dal 1° settembre, Giornata mondiale per la custodia del creato, al 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, in cui la Chiesa invita a pregare e a soffermarsi a riflettere sulla cura della “casa comune” – la madre terra e le sue creature -, con particolare riferimento all’enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco, e sulle questioni ad essa legate, realtà che oggi sempre più si intrecciano con la vita delle persone, le migrazioni, la pace.
“Accogliendo le indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana, il titolo della Veglia si collega idealmente al tema del recente Congresso Eucaristico Nazionale di Matera, ‘Torniamo al gusto del pane’ – spiega don Carlo Bellini, vicario episcopale per la pastorale e l’evangelizzazione -. Ecco allora come ‘veicolo’ per la nostra riflessione alla Veglia il pane, la cui produzione è frutto dei doni del creato, oltre che del lavoro dell’uomo, e che ha una grande ricchezza di significati biblici, dall’Antico Testamento fino ad arrivare all’Eucaristia”.
Una novità per l’evento del 2 ottobre sarà l’animazione artistica, sempre secondo quanto proposto dalla Cei. “Saranno proiettate una serie di immagini di opere d’arte che hanno per tema il pane, accompagnate dalla lettura di brani esplicativi e da alcuni canti – prosegue don Bellini -. Interessante notare la scelta di questi quadri, che unisce autori e luoghi celeberrimi, con dipinti meno noti ma di grande suggestione”.
La Veglia di preghiera mantiene anche quest’anno la connotazione ecumenica che da sempre le è propria: sono stati infatti invitati a partecipare i pastori e i rappresentanti delle diverse confessioni cristiane presenti sul territorio, in particolare gli ortodossi e i pentecostali.
La data del 2 ottobre cade, inoltre, nel secondo anniversario della pubblicazione dell’enciclica “Fratelli tutti” di Papa Francesco (3 ottobre 2020).