Editoriale del n. 23 del 16 giugno 2013



Editoriale NOTIZIE N° 23

di domenica 16 giugno 2013
 

Ai Nostri Lettori

Questo è un numero di Notizie che resterà nella storia perché la beatificazione di Odoardo Focherini è un avvenimento straordinario per la nostra Diocesi e per le nostre Città. Dal maggio

scorso ad oggi la figura del martire Odoardo Focherini e le ragioni del suo martirio sono state indagate in profondità sotto ogni aspetto. É emersa in tutta la sua luminosità la testimonianza

di un fedele laico che in queste pagine cerchiamo di ricapitolare con lo stile proprio di un giornale e non di un trattato storico.

É bello anche constatare la vivacità delle tante iniziative realizzate, l’attenzione riscontrata da parte dei mass media, l’adesione piena da parte delle amministrazioni comunali e della società civile. Per noi che abbiamo avuto la responsabilità di curare la comunicazione di questo evento è stata un’avventura professionale impegnativa ma anche entusiasmante. L’augurio è di averVi contagiato e questo è già un primo dono del beato Odoardo.

 

L’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali 

Un tesoro in cielo

+ Francesco Cavina, Vescovo

 

Ci apprestiamo a celebrare la Beatificazione di Odoardo Focherini, che porterà Carpi, con la sua grande piazza, a riempirsi di migliaia di persone che loderanno Dio per il dono di questa figura così luminosa di uomo, marito, padre, lavoratore e annunciatore appassionato del Vangelo.


Sarà un momento importante per i fedeli della nostra Diocesi, per chi sarà presente in quel giorno e per i tanti ‘ lo sappiamo dalle attestazioni di vicinanza che ci sono giunte in questi mesi di preparazione ‘ che condivideranno la nostra gioia in comunione di preghiera.
I santi infatti, sono dichiarati tali non per rimanere nel cielo, ma perché devono accompagnare la vita degli uomini. Il Beato Odoardo Focherini starà davanti a noi come tesoro in cielo cui attingere per ottenere, attraverso la sua intercessione, doni e grazie speciali, affinché la nostra vita, con tutte le vicende che la riguardano, possa conformarsi sempre più alla vita dell’uomo vero, che è Cristo.

 

Dopo una breve esistenza a Carpi, Odoardo sta per ritornare nella sua Diocesi perché la sua opera e missione continua. Per amore di Cristo e dei fratelli, egli ha fatto della sua vita, del suo lavoro, dell’amore per la sua sposa e la sua famiglia, della sua attività di giornalista e del suo impegno nella Chiesa e nel mondo, una continua offerta al Signore, così come ha appreso maturando e impegnandosi in seno alla tradizione spirituale dell’Azione cattolica. 

 

É stato un uomo a 360 gradi, ed è questo che lo rende capace di affascinare tutti, credenti e non. Tutti possiamo trovare in lui un aspetto in grado di catturare il nostro interesse. Ma non per questo dobbiamo pensare alla sua vita come qualcosa di frammentato, come spesso rischia di essere la nostra. Egli è un uomo unificato perché ogni attività della sua vita trovava il suo centro e la sua origine nella Comunione quotidiana.


Focherini è anche l’uomo della libertà, che nasce in lui dall’adesione alla Verità, Cristo stesso, verso il quale cercava di accompagnare coloro che incontrava nel suo servizio ecclesiale e nelle relazioni che sapeva intrecciare.


Ci ricorda  il Concilio, di cui celebriamo il 50esimo anniversario, e ce lo ricorda anche l’Anno della Fede: chi incontra Cristo diventa più umano, più autentico. Più capace, dunque, di chinarsi sulle sofferenze dei fratelli, come Focherini ha fatto in tutta la sua vita.
Voglia Iddio concedere alla Chiesa e alla società, personalità come Odoardo, cristiani veri, capaci di testimoniare un’umanità vera che sgorga dalla passione per Cristo e per l’uomo.

 

+ Mons. Francesco Cavina, Vescovo