Conferita la cittadinanza onoraria di Mirandola al Vescovo Elio Tinti

Mirandolese come voi


Nel corso di un solenne consiglio comunale il 27 luglio presso l’auditorium del Castello dei Pico è stata conferita la cittadinanza onoraria di Mirandola al vescovo Elio Tinti. Una platea gremita non solo dalle autorità ma anche dai rappresentanti delle diverse realtà mirandolesi si è stretta intorno al neo concittadino con calorosa accoglienza e sincera gratitudine per la costante vicinanza del Vescovo alla città nei suoi undici anni di episcopato. A presiedere la cerimonia il sindaco Maino Benatti che, tracciando il profilo biografico di monsignor Tinti, ha ricordato in particolare le numerose occasioni di incontro con il Vescovo e la sua compartecipazione alle vicende che hanno coinvolto la cittadinanza negli ultimi anni, dall’ambito economico a quello socio-sanitario. ‘I credenti hanno visto in monsignor Tinti – ha affermato il sindaco Benatti – una guida sicura, un Padre e un Pastore, che li ha affiancati nel loro cammino di fede; gli altri ne hanno potuto apprezzare le doti umane, l’entusiasmo, la grande apertura verso i temi che riguardano la contemporaneità. Il tutto nel rispetto dei ruoli di ciascuno e senza ‘steccati”.


 


La laudatio è stata affidata per l’occasione a monsignor Douglas Regattieri, vescovo di Cesena-Sarsina e già vicario generale della diocesi di Carpi, che ha ripercorso gli undici anni di ministero episcopale di monsignor Tinti, sottolineandone le tre dimensioni di uomo, sacerdote e vescovo. Un episcopato che monsignor Regattieri ha definito ‘solare’, prendendo spunto dal significato del nome Elio – in greco ‘sole’ -, ‘per l’immediatezza e il calore dei rapporti instaurati con tutti, per la passione educativa sempre dimostrata, per la programmazione pastorale logica e organica che ha avuto come lei motiv lo slogan ‘Viviamo ciò che siamo’ come stimolo a vivere la vocazione di ogni battezzato alla santità’.


 


Anche i capigruppo consiliari, Fabio De Giuli (Sinistra per Mirandola), Alberto Bergamini (Lista Civica I Mirandolesi), Antonio Platis (Pdl) e Cristina Ceretti (Pd), hanno testimoniato la loro stima nei confronti di monsignor Tinti con cui, hanno osservato concordi, è stato possibile costruire negli anni un dialogo schietto e costruttivo orientato alla ricerca del bene comune.


 


Ricevendo dal sindaco Benatti le chiavi della città, il Vescovo si è detto particolarmente commosso per l’onorificenza ricevuta. ‘Le motivazioni che avete espresso – ha affermato rivolgendosi all’assemblea – resteranno per sempre impresse nel mio cuore. Se sono riuscito a comunicarvi quello che avete scritto sono felice, perché davvero ho sempre cercato di essere uno di voi, calandomi nella vostra realtà per esservi vicino come un padre. In un mondo che ha sempre più bisogno di ponti, lasciatemi dire con affetto e riconoscenza Io sono un mirandolese, nella consapevolezza che è molto di più quello che ho ricevuto di quello che ho dato’.


V. P.