Possono sembrare pochi o tanti sette anni in Tailandia. Tanti per le esperienze già avute, ancora pochi per la capacità di giudizio sull’anima di un popolo oltre l’involucro. Offro qualche riflessione dallo sguardo di una missionaria, straniera, che ricomincia una nuova tappa di pellegrinaggio giorno dopo giorno con gli amici di qui.
In Tailandia i nove sovrani della dinastia Chakkri sono stati regnanti amati dal popolo perchè solidali con la gente, illuminati, aperti alle altre culture pur difendendo tenacemente il loro essere cittadini Thai, buddisti e liberi (thai significa non schiavi di altri popoli, non colonizzati). In ogni casa le foto del re sono esposte come garanzia della loro fedeltà al patto sociale suddetto. Il colpo di stato dello scorso anno da parte dei militari non poteva trovare terreno più favorevole di un popolo per lo più consenziente e abituato a ossequiare e delegare a chi regna le proprie sorti.