E’ il tempo di un’attesa gioiosa

Il messaggio del vescovo Elio Tinti per l'Avvento che inizia domenica 28 novembre
24-11-2010


Carissimi Fratelli e Sorelle della Chiesa di Carpi, inizia domenica prossima 28 novembre il tempo liturgico dell’Avvento, che ci prepara al Santo Natale del Signore facendoci rivivere i sentimenti di fede dei profeti e del popolo ebraico nell’attesa della venuta del Messia.


Come vivere l’Avvento?
Ci aiuta il Santo Padre Benedetto XVI con le riflessioni da lui compiute la domenica 29 novembre 2009: “L’Avvento è il tempo della visita di Dio, che non ci ha lasciati soli. Anche se non lo possiamo vedere e toccare, Egli è qui e viene a visitarci in molteplici modi. Egli entra nella mia vita e vuole rivolgersi a me. Tutti facciamo esperienza, nell’esistenza quotidiana, di avere poco tempo per il Signore e poco tempo pure per noi. Si finisce per essere assorbiti dal ‘fare’. A volte le cose ci ‘travolgono’. L’Avvento ci invita a sostare in silenzio per capire una presenza. E’ un invito a comprendere che i singoli eventi della giornata sono cenni che Dio ci rivolge, segni dell’attenzione che ha per ognuno di noi. L’Avvento ci invita e ci stimola a contemplare il Signore presente. La certezza della sua venuta non dovrebbe aiutarci a vedere il mondo con occhi diversi? Non dovrebbe aiutarci a considerare tutta la nostra esistenza come ‘visita’, come un modo in cui Egli può venire a noi e diventarci vicino in ogni situazione?”.


Qual è il vero senso della nostra attesa?
“Viviamo intensamente il presente ‘ ci ricorda ancora Benedetto XVI – dove già ci raggiungono i doni del Signore, viviamolo proiettati verso il futuro, un futuro carico di speranza. L’Avvento cristiano diviene in questo modo occasione per ridestare in noi il senso vero dell’attesa, ritornando al cuore della nostra fede che è il mistero di Cristo, il Messia atteso per lunghi secoli e nato nella povertà di Betlemme. Venendo tra noi, ci ha recato e continua ad offrirci il dono del suo amore e della sua salvezza. Presente tra noi, ci parla in molteplici modi: nella Sacra Scrittura, nell’anno liturgico, nei santi, negli eventi della vita quotidiana, in tutta la creazione. A nostra volta, noi possiamo rivolgergli la parola, presentandogli le sofferenze che ci affliggono, l’impazienza, le domande che ci sgorgano dal cuore. Siamo certi che ci ascolta sempre! Se Gesù è presente, possiamo continuare a sperare anche quando gli altri non possono più assicurarci alcun sostegno, anche quando il presente diventa faticoso”.


“L’Avvento è il tempo della presenza e dell’attesa dell’Eterno. Proprio per questa ragione ‘ conclude il Papa – è, in modo particolare, il tempo della gioia, di una gioia interiorizzata, che nessuna sofferenza può cancellare. La gioia per il fatto che Dio si è fatto bambino. Questa gioia, invisibilmente presente in noi, ci incoraggia a camminare fiduciosi. Modello e sostegno di tale intimo gaudio è la Vergine Maria, per mezzo della quale ci è stato donato il Bambino Gesù. Ci ottenga Lei, fedele discepola del suo Figlio, la grazia di vivere questo tempo liturgico vigilanti e operosi nell’attesa!”. A tutti auguro di vivere un buon Avvento, in famiglia e nelle comunità parrocchiali, nella gioia e nella certezza della venuta del Signore Gesù.