Messa di ringraziamento ‘ 31 dicembre

Non dimentichiamo chi soffre
08-01-2009


Con un’invocazione filiale a Maria, Madre di Dio, donna dell’ascolto e della contemplazione, ha avuto inizio l’omelia di monsignor Tinti nella Messa del ringraziamento di mercoledì 31 dicembre. Tanti i motivi per ringraziare il Signore alla fine dell’anno, come ha ricordato il Vescovo: per i doni della vita, della fede conservata, dell’appartenenza a Cristo e alla Chiesa, dei sacerdoti, dei diaconi permanenti, dei religiosi, e dei tantissimi laici ‘testimoni del Vangelo nelle diverse realtà di vita’; per i doni della salute fisica e spirituale, ‘anche se con acciacchi dovuti alla nostra debolezza umana’, di condizioni climatiche e ambientali favorevoli, ‘senza danni e senza allarmismi, come purtroppo in altre zone d’Italia e del mondo’, e di ‘una certa tranquillità sociale e politica, nonostante la persistente contrapposizione partitica fra i due poli presenti in Parlamento’. La fine dell’anno porta con sé anche la riflessione sulla provvisorietà dell’esistenza umana e sulla labilità dell’universo stesso, riflessione da cui ‘non vogliamo e non possiamo evadere’ perché ‘non possiamo sfuggire i pensieri veri che contano per essere e divenire sempre più saggi e più solidali’. Inevitabile a questo punto il riferimento da parte di monsignor Tinti alla crisi economico-finanziaria che ha segnato il 2008. Tale congiuntura ha toccato ‘tutti i paesi e le realtà sociali del mondo, richiamandoci ad una diversa impostazione della vita, a uno stile di vita molto più essenziale e più sobrio, a un’etica che davvero regoli i rapporti umani, a un senso civico e solidale molto più ricercato e vissuto, ad un’educazione di tutti più curata’. Da sempre vicino al mondo del lavoro, il Vescovo non ha mancato di ricordare anche i tanti ‘che sono in cassa integrazione o che stanno perdendo il posto e il divario sempre più crescente fra ricchi e poveri: è uno scandalo, oggettivamente parlando, che molti vadano in vacanza e a divertirsi mentre tanti altri non arrivano a fine mese’. Una forte preoccupazione è stata infine espressa da monsignor Tinti per la situazione internazionale, caratterizzata dalla guerra in Terra Santa e in diversi paesi del mondo e dalla persecuzione di tanti fratelli cristiani, che nel 2008 ha portato al martirio, fra gli altri, di ‘un arcivescovo, 16 sacerdoti, un religioso e due volontari laici’.