Diocesi di Carpi comunicato n° 23 del 25 marzo 2020

COMUNICATO STAMPA

Lutto cittadino, monsignor Manicardi: “Accogliamo questo segno e lo inseriamo nella nostra preghiera, convinti che essere sinceramente uniti è il sollievo più grande al dolore e anche nei lutti più drammatici”.

Venerdì 27 marzo la visita individuale e la preghiera al Cimitero urbano per i defunti.

Al termine della celebrazione della messa per la solennità dell’Annunciazione dedicata in particolare ai degenti e agli operatori degli ospedali di Carpi e Mirandola, il vicario generale monsignor Ermenegildo Manicardi ha rivolto questo messaggio in riferimento al lutto cittadino indetto dalla Città di Carpi dal 27 al 29 marzo:

Carissimi fedeli ed amici,
volentieri annuncio un’iniziativa, che il Comune di Carpi desidera collegare a questa nostra celebrazione di preghiera per i malati e al “Padre nostro” che, tra pochi minuti, reciteremo uniti al Santo Padre e ai cristiani di tutte le confessioni nel mondo intero e per tutti gli uomini. Per esprimere la partecipazione alla sofferenza di tante famiglie, che in questa pandemia hanno subito un lutto, il Sindaco di Carpi, Alberto Bellelli, proclamerà alcuni giorni di lutto cittadino con la bandiera del Comune carpigiano issata a mezz’asta.

Questo non è da capire come un segnale lugubre, ma, al contrario, come l’espressione pubblica di una comunione tra le persone di tutte le appartenenze. Noi credenti accogliamo questo segno e lo inseriamo nella nostra preghiera, convinti che essere sinceramente uniti è il sollievo più grande alla malattia, al dolore e anche ai lutti più drammatici. Quando si portano a più braccia, tutti i pesi, pur se gravissimi, diventano più leggeri. La molteplicità di braccia poi permette a ciascuno di esprimere al meglio la propria forza e di renderla efficace allo scopo.

Poi rivolto ai malati e a chi si prende cura di loro:
Sorelle e fratelli carissimi, rivolti verso il suo Altare, supplichiamo insieme la Madonna Assunta, patrona della Città e della Diocesi di Carpi. La preghiera è riportata sul santino, che abbiamo distribuito nelle case per anziani e negli ospedali sia a Carpi, sia a Mirandola, cercando di consegnarla anche ai malati in isolamento. Preghiamo insieme e sentiremo che non siamo soli, la Madre di Cristo ci ascolta e per un attimo le nostre parole potranno superare i limiti che il necessario isolamento di alcuni impone a tutti. Cari malati, vi vogliamo davvero bene; siamo con voi e vi sentiamo vicini. Le barriere che speriamo blocchino il virus, non riescono a separare i nostri cuori.

Venerdì 27 marzo, il “venerdì della misericordia”
Per il rispetto delle misure sanitarie, i malati di Covid19 sono morti isolati, senza alcun conforto, né quello degli affetti più cari, né quello assicurato dai sacramenti. Così pure per gli altri defunti è venuta meno la possibilità di celebrare le esequie. Le comunità cristiane, pur impossibilitate alla vicinanza fisica, non fanno mancare la loro prossimità di preghiera e di carità. Per questo motivo la Conferenza Episcopale Italiana (Cei) ha indetto per venerdì 27 marzo il “venerdì della misericordia” invitando tutti i vescovi a compiere un segno eloquente: i Pastori, che ne avranno la possibilità, si recheranno da soli a un Cimitero della propria Diocesi per un momento di raccoglimento, veglia di preghiera e benedizione. L’intenzione è quella di affidare alla misericordia del Padre tutti i defunti di questa pandemia, nonché di esprimere anche in questo modo la vicinanza della Chiesa a quanti sono nel pianto e nel dolore, un venerdì di Quaresima, nel quale lo sguardo al Crocifisso invoca la speranza consolante della Risurrezione. Per la Diocesi di Carpi sarà il vicario generale monsignor Ermenegildo Manicardi a recarsi nella mattinata di venerdì al Cimitero urbano di Carpi per la preghiera e la benedizione.