COMUNICATO STAMPA
Commemorazione dei fedeli defunti
Sabato 2 novembre, la Chiesa celebra la commemorazione dei fedeli defunti. Come ebbe a dire Papa Francesco qualche anno fa in visita ad uno dei cimiteri di Roma, la commemorazione dei defunti ai aiuta ad avere una “duplice memoria”: “la memoria del passato, dei nostri cari che se ne sono andati; e la memoria del futuro, del cammino che noi faremo. Con la certezza, la sicurezza; quella certezza uscita dalle labbra di Gesù: «Io lo risusciterò nell’ultimo giorno»” (Gv 6,40).
Il senso del ricordo, commenta don Mauro Pancera, direttore dell’Ufficio liturgico interdiocesano di Carpi e di Modena, è fondamentale per l’essere umano poiché “costruisce in parte la sua identità. Lo esplicita la parola stessa: deriva da una parola latina composta che si può tradurre con ‘richiamare nel cuore’. È il gesto o il sentimento di chi porta nel momento presente qualcosa che non è più o che non è più nello stato originale: è un sentimento pienamente umano, in cui nella nostalgia e nella tristezza legata alle cose e alle persone che ci lasciano deve inserirsi con forza la speranza della resurrezione. E anche il senso di andare a trovare i propri cari al cimitero deve esprimere questa speranza”.
Sabato 2 novembre
Commemorazione dei fedeli defunti
Cimitero urbano di Carpi
Nella chiesa del cimitero di Carpi, sabato 2 novembre, saranno celebrate le Sante Messe per i defunti delle parrocchie: ore 9.00, Cibeno e San Giuseppe Artigiano; ore 10.00, San Nicolò e San Francesco; ore 11.00, Cattedrale e San Bernardino Realino; ore 12.00, Corpus Domini e Quartirolo; ore 15.45, San Nicolò e San Francesco e per tutta la comunità ecclesiale.
Domenica 3 novembre
Trigesimo della morte del vescovo emerito Elio Tinti
Cattedrale di Carpi
Il vescovo di Cesena-Sarsina, monsignor Douglas Regattieri, presiederà la Santa Messa di suffragio nel trigesimo della morte di monsignor Elio Tinti, vescovo emerito di Carpi, domenica 3 novembre alle ore 18 in Cattedrale a Carpi. Saranno ricordati anche il vescovo emerito monsignor Artemio Prati, nel 20° anniversario della morte, e tutti i Vescovi defunti.