Quando il riuso è solidale

Il Mercatino di Porta Aperta Mirandola contribuisce alle necessità di chi è nel bisogno e sostiene l’associazione

La carità cristiana è sempre creativa. Per questo Porta Aperta Mirandola, potendo usufruire degli spazi ampi e funzionali della nuova sede in via 2 giugno 68, inaugurata poco più di un anno fa, ha finalmente concretizzato un’iniziativa a cui pensava da tempo, ovvero il Mercatino del riuso. Dopo il primo appuntamento in primavera, nel pomeriggio del 23 novembre scorso si è tenuta la seconda edizione, con numerosi visitatori accolti dalle volontarie e dai volontari. In esposizione, una selezione di capi d’abbigliamento, oggetti per la casa – piatti, bicchieri, coperte, lenzuola, etc. -, libri e giocattoli.

“Il Mercatino – spiega Loretta Tromba, coordinatrice di Porta Aperta Mirandola risponde a tre finalità, di cui due costituiscono altrettanti aspetti peculiari dello spirito della nostra associazione. Da una parte, il recupero di oggetti in buono stato che vengono messi nuovamente in circolo, dunque, nel nostro piccolo, la promozione di una cultura del riuso, contro quella dello spreco. Dall’altra, l’offerta di beni, anche di ottima fattura e qualità, in cambio di una piccola donazione, a chi non potrebbe permettersi di acquistarli sul mercato. Ad unire entrambi i propositi – sottolinea – c’è l’autofinanziamento, perché le donazioni raccolte sono devolute interamente a sostegno delle attività di Porta Aperta e per il mantenimento degli spazi della nuova sede. Si pensi, ad esempio, alle spese per il riscaldamento e la luce, necessari, non c’è bisogno di dirlo, per garantire l’apertura al pubblico, l’accoglienza delle persone e il lavoro dei volontari”.

L’obiettivo che Porta Aperta si dà per il 2025 è di riuscire ad organizzare, durante l’anno, tre Mercatini, quindi tre iniziative di autofinanziamento, una in primavera, una in estate e, infine, una in autunno-inverno. Con l’impegno a far conoscere sempre più questi appuntamenti, sfruttando vari canali e modalità di comunicazione, in modo da far sì che si sentano invogliati a partecipare anche coloro che abitano nei comuni limitrofi a Mirandola.

Una menzione speciale va, come di consueto, alle volontarie e ai volontari che donano il loro tempo nello smistamento, nella selezione e nell’allestimento dei beni che arrivano a Porta Aperta. “Il più sentito grazie va, naturalmente, a tutti loro – afferma Loretta Tromba -. Possiamo contare su oltre una trentina di persone in servizio, fra cui anche nuove presenze. Sono una bella squadra, che permette alla nostra associazione di dare nuova vita alle cose, mettendole a disposizione di chi è nel bisogno e dando la possibilità, a chi nel bisogno non è, di contribuire portando a casa qualcosa di bello e di utile”.

Virginia Panzani