Gli eventi che hanno visto unite Mirandola e San Possidonio nel nome del Patrono
di Virginia Panzani
“Nella chiesa del tuo tempo, lacerata da profonde divisioni, hai cercato che tutti i cristiani formassero un cuor solo e un’anima sola. Fa’ risplendere anche oggi tra i cristiani divisi il dono dell’unità e della pace, a gloria del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Così recita la preghiera a San Possidonio vescovo e, proprio come un “cuor solo”, le parrocchie di Mirandola e di San Possidonio hanno vissuto la festa del Patrono da venerdì 16 a domenica 18 maggio.
Mons. Regattieri a Mirandola
Monsignor Douglas Regattieri, vescovo emerito di Cesena-Sarsina – nonché “cappellano emerito”, come lo ha chiamato don Fabio Barbieri, facendo riferimento ai dieci anni in cui don Douglas è stato in servizio a Mirandola – ha presieduto la Santa Messa solenne venerdì 16 maggio nel Duomo di Santa Maria Maggiore. Presenti le autorità civili, guidate dal presidente del consiglio comunale Antonio Tirabassi, e militari, la Consulta del volontariato, con il presidente Maurizio Travan, e i membri delle associazioni. Ha partecipato anche una delegazione della parrocchia e del comune di San Possidonio. I canti sono stati eseguiti dal coro parrocchiale diretto dal maestro Raffaele Diodati. Come segno di fraternità, hanno concelebrato, oltre al parroco don Fabio Barbieri, i sacerdoti del mirandolese, e il parroco di San Possidonio, don Jean Francois Tsiarosoa. Sulla parola “pastore”, tratta dal brano del Vangelo (Gv 10,11-18) proclamato durante la liturgia, si è soffermato nell’omelia monsignor Regattieri. “La barca della Chiesa non è mia, non è nostra, ma è di Dio, perciò è il Signore che la conduce – ha detto -. Custodire il dono della grazia, ottenuto ‘a caro prezzo’, a costo del sangue di Cristo, è compito di tutti, non solo di quanti sono chiamati a pascolare il gregge. Dare la vita per il Vangelo, come ha fatto San Possidonio, anche se non attraverso il martirio, è la vocazione non solo dei pastori ma anche delle pecore, secondo le parole di Gesù: ‘nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici’ (Gv 15,13”.
Pellegrinaggio giubilare dei bambini
Giubileo dei piccoli: è stata l’iniziativa, nel pomeriggio di sabato 17 maggio, a cui hanno partecipato i bambini del catechismo, i lupetti e le coccinelle dell’Agesci di Mirandola e l’Acr di San Possidonio, guidati da don Fabio Barbieri, dai catechisti, dai capi scout e dagli educatori, e accompagnati da genitori e famiglie. Il pellegrinaggio a piedi è partito dalla sala della comunità in via Posta a Mirandola per arrivare nel Duomo di Santa Maria Maggiore, luogo sacro giubilare nell’anno 2025. I bambini hanno portato con sé uno zainetto con un oggetto che li rende felici e un oggetto che suscita in loro preoccupazione e tristezza. Durante il cammino hanno incontrato e fatto propri una serie di cartelli con simboli correlati all’idea del pellegrinaggio. Un’occasione per riflettere insieme, grazie ad una animazione a loro misura curata dai catechisti e dagli educatori, sul grande tema della speranza.
Mons. Manicardi a San Possidonio
Domenica 18 maggio, celebrazione solenne a San Possidonio – con l’ostensione delle reliquie del Patrono – presieduta dal vicario generale, monsignor Gildo Manicardi, concelebrata dal parroco, don Jean Francois Tsiarosoa, e animata dai canti del coro diretto dalla maestra Anna Malavasi.
Presenti per il Comune di San Possidonio la sindaca Veronica Morselli, l’assessora Agnese Zona, e la consigliera comunale Elisa Spaggiari. Alla fine della liturgia si è ricordato il 50° anniversario della prima Messa di monsignor Manicardi, a cui la comunità ha consegnato in dono una artistica croce. “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri”: sono le parole del Vangelo di Giovanni da cui don Gildo ha preso spunto per l’omelia, mentre alla fine della Messa la sindaca Morselli ha evidenziato come il “prendersi cura”, ciascuno secondo il proprio compito, sia una missione che avvicina chi guida spiritualmente la comunità e chi la amministra, accomunati dall’intento di operare per il bene di tutti.
Derby di calcetto, concerto e cena
Tradizionale Derby del Patrono in tre match di calcetto: in via Posta a Mirandola, la partita dei piccoli delle elementari ha visto la vittoria di Mirandola, i ragazzi delle medie, in formazioni miste, hanno concluso in pareggio. Nel campetto di Villa Varini a San Possidonio le squadre giovanili hanno pareggiato 3-3 ma ai rigori la vittoria è andata alla compagine possidiese. Quasi in contemporanea, in chiesa sempre a San Possidonio, il concerto del cantautore carpigiano Matteo Manicardi ha toccato gli animi dei presenti, fra cui i membri del Circolo Laudato si’, proponendo una profonda riflessione sull’ecologia integrale, introdotta da un medley di brani peruviani e argentini in omaggio ai Papi Francesco e Leone. Per finire in bellezza, a Villa Varini, la cena interparrocchiale con un centinaio di commensali: il buffet di accoglienza e la cena sono stati preparati dal Circolo Anspi di San Possidonio, mentre i ragazzi hanno servito ai tavoli. Una partecipazione sentita e “trasversale”, in clima di amicizia: ai parrocchiani, ai sacerdoti don Fabio, don Jean Francois e padre Sebastiano, si sono unite le associazioni possidiesi, fra cui la Protezione Civile, e il Comitato di gemellaggio con Vinay in Francia.