Camminando in questo periodo forte dell’anno liturgico accompagnati dalla lettera pastorale del vescovo Erio
Don Fabio Barbieri
Parroco
Abbiamo iniziato da qualche settimana un nuovo anno pastorale che sarà accompagnato dalla Lettera che il nostro vescovo don Erio ha voluto indirizzare alle diocesi di Modena- Nonantola e Carpi dal titolo: “‘Cristo è la nostra pace’ disarmata e disarmante”.
Sono le prime parole pronunciate da papa Leone XIV nel suo discorso subito dopo l’elezione, parole che si sono impresse da subito nella mente e nel cuore di tanti, anche perché riprendono le espressioni che il Cristo Risorto ha rivolto a suoi apostoli apparendo loro dopo la risurrezione, nello stesso giorno di Pasqua.
Ma la parola “pace” ha accompagnato anche il venire di Gesù nel mondo quando la sua nascita è stata salutata da un coro di angeli che cantavano: Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Che poi significa: pace per tutti, pace a tutti, pace di tutti, fra tutti… perché tutti sono amati dal Signore, nessuno escluso.
Abbiamo la possibilità di vivere l’anno liturgico che è iniziato con l’Avvento il 30 novembre scorso, come un cammino di Pace, a partire da questo Natale che celebra l’Incarnazione, cioè la venuta di Gesù nel mondo come segno e strumento di pace.
Diventiamo finalmente degli strumenti di pace! Degli operatori di pace!
Con molta efficacia il nostro Vescovo, riprendendo un discorso di papa Leone, ci invita a compiere un disarmo collettivo e molteplice (mentre da troppe parti crescono inviti al riarmo, anche atomico): il disarmo delle coscienze, il disarmo delle parole, quello delle anime, delle mani e, infine, dei cuori.
In particolare, in questo tempo di Avvento e Natale la nostra parrocchia si impegna a vivere il “disarmo delle parole” con atteggiamenti quali: evitare l’aggressività verbale, esercitare un ascolto paziente, non cadere nel mormorio e nel chiacchiericcio, usare parole che costruiscono e non parole sterili e superficiali, essere capaci anche di fare silenzio, non pretendere di avere sempre ragione… Questi e altri suggerimenti su come vivere il “disarmo delle parole” sono proposti da biglietti che si possono prendere in Duomo da un apposito contenitore per esercitarsi e diventare capaci di un vero dialogo, condizione per uno stile di vita in pace.
Mettersi in cammino in questo anno liturgico con la ferma intenzione di vivere e contribuire ad una pace “disarmata e disarmante”, questa è la “gloria di Dio”: la pace in terra, anche con il nostro impegno quotidiano. Buon Natale!












