Un “sì” che costruisce futuro

Lo scorso 8 dicembre si è celebrata la Festa dell’Adesione nelle parrocchie

Massimo Michelini

Perché ha ancora senso, oggi, dire “sì” all’Azione Cattolica? Perché un laico dovrebbe scegliere di legarsi a questa storia? Più che una tessera è una scelta che dice come vogliamo stare nel mondo e con gli altri, uno stile di amicizia, la decisione di vivere in pienezza e in profondità: interamente immersi dentro la complessità e la pluralità della vita comune, appassionati alla vita di chi cammina accanto a noi e si fa così prossimo, impegnati a tessere alleanze per il bene di tutti. Rinnovare l’iscrizione significa sottoscrivere un patto di amicizia con la propria comunità. Significa dire: Io ci sono, non sono un battitore libero, ma scelgo di camminare insieme ad altri: in un tempo segnato dalla solitudine, l’Azione Cattolica ci ricorda che nessuno si salva da solo.

Adesione significa legarsi, certo, ma significa anche ricevere forza, sostegno, compagnia. È nella condivisione, nella forza dei legami e nella fedeltà al cammino comune che ciascuno e tutti, adulti, giovane o ragazzi, crescono come persone e come credenti. Scegliere l’AC significa, infatti, scegliere di vivere nella Chiesa da protagonisti, non da spettatori passivi. Soprattutto, è rinunciare alla tentazione di costruirsi una Chiesa “su misura”, fatta solo di chi ci somiglia o ci piace, e accettare invece la bellezza e la fatica di una comunità reale, concreta, plurale. Significa condividere la vita con chi ha cammini diversi, ma la stessa fede; significa allenarsi a guardare oltre le differenze per cercare insieme il bene comune e la fraternità, nell’amicizia, nella preghiera condivisa, per guardare con fiducia al futuro e per testimoniare che la gioia del Vangelo è possibile, oggi come ieri, nelle pieghe della vita quotidiana.

Quest’anno, peraltro, siamo chiamati ad abitare con gioia la complessità del passaggio verso la nuova diocesi unita a Modena. Non dobbiamo temere il cambiamento né viverlo come una perdita: l’Azione Cattolica non sparirà, ma è chiamata ad allargare gli orizzonti, a costruire ponti. Rinnovare la tessera oggi significa diventare parte attiva di questo processo, lavorando insieme agli amici dell’Arcidiocesi di Modena- Nonantola per costruire una Chiesa più sinodale e missionaria.

Ma la vocazione forse più tipica del nostro essere parte di una associazione è quella che guarda fuori dalla comunità dei credenti, che guarda ai luoghi di vita concreti e, spesso molto laici della vita privata e professionale. E’ dentro alle cose del mondo (politica, economia, lavoro, famiglia, tempo libero, …) che ci giochiamo i nostri talenti, per farne ogni giorno un posto migliore in cui vivere. La grande intuizione legata alla scelta religiosa, ancor oggi particolarmente attuale, ci chiede una costante e rinnovata ricerca creativa di sintesi fra fede e vita, che ciascuno di noi, in modo personale ed originale, è chiamato a svolgere nel proprio cammino.

Mi vado sempre più convincendo che il carisma della nostra associazione rappresenti un punto di forza decisivo nella società contemporanea, secolarizzata e poco attenta a proposte “religiose” ma molto sensibile all’ascolto di narrazioni autenticamente spirituali. Dire ‘sì’ all’AC è scegliere di essere parte viva di questo racconto, di questa storia che non si scrive da soli, ma che insieme costruisce futuro.