Al via sabato 8 settembre presso il Palazzo vescovile
L’intervento di recupero, voluto dalla Diocesi di Carpi, è stato finanziato dai Club di servizio della città
Il restauro della statua della Madonna Assunta, che si venera nel Duomo di Carpi da oltre cinquecento anni, è ormai terminato e la comunità carpigiana potrà dunque riscoprire una delle testimonianze più significative del proprio patrimonio di fede, di storia e di arte.
Commissionata nel 1515 da Alberto III Pio e realizzata a Parigi dall’intagliatore carpigiano Gaspare Cibelli, la scultura in legno di cedro, che le cronache raccontano essere giunta a Carpi dentro una cesta e portata in solenne processione per la prima volta nel 1516, è annoverata fra le più interessanti opere lignee del territorio emiliano.
Il restauro, deciso dalla Diocesi di Carpi dopo il terremoto del 2012, è stato eseguito dalla società Alchimia di Cavezzo e finanziato dai Club di servizio della città, ossia Lions Club Carpi Host, Rotary Club Carpi e Lions Club “Alberto Pio”.
Un’immagine da riscoprire: le cromie originali
Iniziato nel 2015 dopo un’intensa fase di diagnostica, il recupero della statua è stato realizzato presso Palazzo Pio, dove la direzione dei Musei ha messo a disposizione un adeguato supporto logistico che ha favorito il lavoro dei tecnici, dando risposta, nello stesso tempo, alle necessità di natura conservativa dell’opera.
Il restauro, infatti, è stato caratterizzato non solo dal rafforzamento statico e strutturale della statua ma anche, e soprattutto, dalla riscoperta delle cromie originali cinquecentesche, così da riportarla al suo originale splendore.
Quest’ultimo aspetto, nell’ambito di un’operazione che si è rivelata complessa ed articolata, assume decisiva importanza per la riscoperta storico-artistica della statua: su indirizzo della Soprintendenza Belle Arti regionale, si sono eliminate le coperture pittoriche risalenti al restauro ottocentesco – quando la statua fu portata sull’abside che sovrasta l’altare maggiore del Duomo – e sono state riportate a nuova vita le magnifiche decorazioni e colorazioni auree che rendono unica l’opera.
Restauro della “mandorla” dei cherubini
La conclusione del restauro della statua precede di alcuni mesi il recupero della “mandorla” di cherubini che storicamente fa da corona al corpo centrale – ovvero alla figura della Madonna – e completa l’opera; il restauro della “mandorla” sarà terminato entro il mese di novembre: solo allora si potrà di nuovo collocare l’Assunta in Duomo.
Progetto espositivo della mostra
Quest’attesa offre, però, una grande opportunità: la Diocesi ha deciso, infatti, di rendere visibile sin d’ora la statua restaurata tramite un progetto espositivo, allestito presso il Palazzo vescovile al fine di far conoscere le fasi di recupero dell’opera e di illustrare il suo valore per la comunità carpigiana, permettendo alla cittadinanza di apprezzare questo importante simbolo nella sua nuova-antica veste messa in evidenza dalla riscoperta della cromia originaria.
La mostra è stata realizzata anch’essa con il sostegno dei Club di servizio cittadini.
Verso l’8 dicembre, quando la statua tornerà in Duomo
La mostra costituisce l’elemento centrale di una serie di eventi culturali ed ecclesiali che faranno da prologo alla solenne celebrazione di sabato 8 dicembre, quando la statua farà finalmente il suo ingresso in Cattedrale.
Fra le iniziative, la rassegna di concerti “Musica a Palazzo”, presso il Palazzo vescovile, nelle serate del 9, 21 e 27 settembre, e la mostra dei presepi.
Orari di apertura della mostra
L’apertura della mostra è prevista per sabato 8 settembre. Sarà aperta al pubblico ogni sabato (ore 10-12 e ore 16-19; ultimo giorno sabato 1° dicembre). Negli altri giorni della settimana saranno possibili solo visite guidate (dedicate soprattutto agli istituti scolastici e d’arte) e su prenotazione.