Il presidente di Aimag, Gianluca Verasani, interviene sulle macro tematiche del Gruppo: progetti, investimenti, aree da preservare
Responsabilità” è il concetto che Gianluca Verasani, presidente Aimag da luglio 2020, rimarca più volte nei vari ambiti che afferiscono al Gruppo. Il Piano industriale 2021-2024 in cui vengono descritte le linee strategiche per i prossimi quattro anni, gli investimenti, e quelle che sono le macro-tematiche che caratterizzano la multiutility in un’ottica di “Crescita, sostenibilità, innovazione”, come recita lo slogan scelto per la presentazione del Piano industriale stesso.
Prima tematica importante per Aimag: l’ambiente
“Si tratta di un tema che abbiamo molto a cuore. Al riguardo abbiamo una grande responsabilità in quanto forniamo dei servizi essenziali. Da un lato vogliamo garantire questi servizi ai cittadini nel miglior modo possibile. Si pensi che siamo i soli in Emilia-Romagna ad attuare il porta a porta integrato in ben undici Comuni, un impegno gravoso perché è la modalità di raccolta più costosa e pesante a livello organizzativo, ma nonostante questo le nostre tariffe sono tra le più basse in Regione. Dall’altro lato, per lasciare in eredità un mondo migliore, occorre lavorare tanto sul campo ambientale. Abbiamo una percentuale di differenziato oltre l’88%, con punte di 92%. Percentuali necessarie perché altrimenti si dovrebbe aprire un’altra discarica o portare i rifiuti in un termovalorizzatore: i rifiuti non scompaiono magicamente. Solo grazie ad un lavoro così capillare si riesce a portare a riciclo una parte importante dei rifiuti e quel poco di indifferenziato che resta: noi abbiamo 56 Kg/ pro capite, mentre la media nazionale supera i 200 kg a testa e l’obiettivo dell’Unione europea è di scendere sotto o 100 kg. Certo l’ideale sarebbe non produrre rifiuti o sempre meno: in quest’ottica sarebbe utile un confronto con istituzioni, enti, università su come realizzare lo stesso packaging dei prodotti nell’ottica dell’ecodesign, per garantirne un corretto smaltimento e il ri- ciclo dei rifiuti. Proprio per questo nel prossimo
Piano industriale investiremo 27 milioni di euro sui rifiuti: lavoreremo sulla piattaforma per la gestione dei rifi uti liquidi a San Marino, amplieremo la centrale di compostaggio di Fossoli per raccogliere rifiuti e usarli per produrre biogas da immettere in rete, mediante un nuovo biodigestore che produce una maggiore quantità di biogas rispetto a quello attuale. A tutto questo si aggiunge il progetto sperimentale della produzione di idrogeno che combinato con la C02 del compostaggio porterà alla produzione di biogas. Sempre in tema di ambiente, nel 2021 esauriremo la discarica di Fossoli; per 4/5 anni potremo utilizzare quella di Medolla, ed è evidente che meno rifiuti si producono più la discarica dura”.
Energie sostenibili: puntare sul biogas
“ Fondamentalmente sono cinque le fonti di energia rinnovabile: eolico, idroelettrico, biomassa (che produce bio gas), solare (con termico e fotovoltaico) e geotermia. E’ però evidente che non possiamo fare ricorso a tutti per un serie di impedimenti naturali di collocazione geografica e per alcuni ostacoli o divieti. Stiamo sperimentando la geotermia ma in misura contenuta; per quanto riguarda il fotovoltaico abbiamo campi già attivi ma non si possono usare i campi agricoli. Quindi ricorriamo alle discariche dismesse da molti anni (come San Marino) o ai capannoni industriali…