“Cantieri Aperti”: visita guidata alla canonica di Limidi dove procedono i lavori per restituire la casa al parroco e alla comunità
di Virginia Panzani
“Il percorso della ricostruzione di questo edificio è lungo e complesso ma l’importante è non mollare!”. Con queste parole, nella mattinata di domenica 14 luglio, l’architetto Sandra Losi, direttore dell’Ufficio Diocesano Patrimonio Immobiliare, ha introdotto il suo intervento all’iniziativa “Cantieri Aperti” che ha fatto tappa in parrocchia a Limidi con la visita guidata al cantiere della canonica. L’appuntamento si è svolto nell’ambito della Sagra patronale di San Pietro in Vincoli ed è stato preceduto dalla Messa presieduta dal vicario generale della Diocesi, monsignor Gildo Manicardi, e concelebrata dal parroco, don Xavier Kannattu. Per l’occasione si è potuto accedere alla zona dell’edificio nota come la “casa del campanaro” seguendo un percorso “ad hoc” predisposto dai tecnici dello Studio Tecnico Modena (STM) sotto la vigile guida del geometra Nicola Mistrorigo, responsabile per la sicurezza, coadiuvato dal geometra Daniele Iera e dall’architetto Angelo Maretti.
“Apriamo stamattina questo cantiere – ha affermato l’architetto Losi – per offrire l’opportunità ai limidesi di vedere che i lavori stanno procedendo per restituire alla comunità questo importante edificio che ospita l’abitazione del parroco e spazi per la vita comunitaria, non solo della parrocchia ma del paese. Il restauro e risanamento conservativo sono stati finanziati con un contributo della Regione Emilia-Romagna per la ricostruzione privata tramite MUDE, cui si è aggiunto un finanziamento della Cei tramite l’8xmille per eseguire i lavori nella parte di edificio non coperta dai fondi della Regione”.
“Sono dieci anni che lo Studio Tecnico Modena si occupa della canonica di Limidi – ha spiegato il geometra Nicola Mistrorigo – di cui otto anni per la progettazione e le pratiche burocratiche; i lavori sono stati avviati circa due anni fa”. L’edificio è sottoposto a vincolo “ope legis”. Sui tempi e sui percorsi ha gravato in modo rilevante la complessità dell’iter riguardante i finanziamenti. Al momento, “la parte non visitabile della casa canonica è puntellata ed in attesa dell’intervento di consolidamento dei solai – ha precisato Mistrorigo -. Alcune lavorazioni hanno comportato la redazione di una variante in corso di esame presso la Soprintendenza. Nel frattempo, sono in corso gli interventi autorizzati”.
L’adiacente casa del campanaro si presenta oggi a buon punto: le murature sono state consolidate e risanate dalle infiltrazioni, le coperture crollate sono state rifatte in legno. Pianterreno e primo piano, collegati da una scala interna, si aprono su ambienti ampi e funzionali, che potranno essere usati sia per le attività della parrocchia – ad esempio, dei gruppi associativi giovanili sia, come si vedrà a suo tempo, per incontri ricreativi e momenti di aggregazione aperti alla comunità e al territorio. Come ha affermato il geometra Mistrorigo, “non è possibile al momento prevedere con certezza una data di fine lavori e di riapertura dell’edificio, poiché siamo in attesa del parere della Soprintendenza sulla variante presentata. L’auspicio è di concludere il prima possibile, non solo per dare finalmente a don Xavier una casa, ma per rispettare l’impegno che ci siamo assunti nei confronti di questa comunità che attende da tanto tempo”.
L’importo totale dei lavori è di 848.544,29 euro. Il finanziamento erogato dalla Cei (8xmille) ammonta a 412.588 euro, quello stanziato dalla Regione (MUDE) a 435.956,29 euro.