Con l’Assunta pellegrini di speranza

Triduo, veglia di preghiera e testi della processione ispirati dalla bolla di indizione del Giubileo “Spes non confundit”

Si avvicina la grande solennità dell’Assunta, nel cuore dell’estate il 15 agosto, un evento di fede molto sentito nella città e diocesi di Carpi frutto di una tradizione plurisecolare. In particolare a Carpi dove alla solenne celebrazione eucaristica farà seguito la processione per le vie cittadine con la venerata statua di Maria Assunta e a Mirandola. Da segnalare per la città dei Pio il ritorno all’antico percorso con il passaggio da via Menotti ora liberata da un cantiere che ne ostruiva il passaggio.

In Cattedrale a Carpi la festa dell’Assunta sarà preceduta come sempre da un triduo di preparazione che si concluderà con una veglia di preghiera la sera del 14 agosto (alle ore 21). La proposta di riflessione e preghiera al centro del triduo, della veglia e della processione prenderà spunto dal testo della bolla di indizione del Giubileo ordinario dell’anno 2025 dal titolo “Spes non confundit” (“La speranza non delude” Rm 5,5).

Nella bolla di indizione sono specificate le date di apertura e di chiusura del Giubileo a Roma e nelle diocesi. Il 24 dicembre l’apertura della Porta Santa in San Pietro a Roma a cui seguirà il 29 dicembre quella della Cattedrale del Papa, San Giovanni in Laterano. Per quanto riguarda le diocesi scrive il Papa: “Stabilisco inoltre che domenica 29 dicembre 2024, in tutte le cattedrali e concattedrali, i Vescovi diocesani celebrino la santa Eucaristia come solenne apertura dell’Anno giubilare, secondo il Rituale che verrà predisposto per l’occasione”. Il vescovo Erio Castellucci presiederà la celebrazione eucaristica di apertura del Giubileo in Cattedrale alle ore 18. E’ inoltre in via di defi nizione il decreto del Vescovo con il quale vengono istituiti altri luoghi di culto dove sarà possibile lucrare le indulgenze nell’anno giubilare. Il Giubileo Ordinario terminerà con la chiusura della Porta Santa della Basilica papale di San Pietro in Vaticano il 6 gennaio 2026, Epifania del Signore.

Al di là delle date e dei di luoghi in questo periodo di preparazione, nell’anno dedicato alla preghiera, è opportuno soffermarsi e riprendere con attenzione i contenuti della Bolla e il messaggio principale che chiede al popolo di Dio di maturare la consapevolezza della condizione di “pellegrini di speranza” come dimensione spirituale e frutto del Giubileo. “Da questo intreccio di speranza e pazienza appare chiaro – scrive Francesco – come la vita cristiana sia un cammino, che ha bisogno anche di momenti forti per nutrire e irrobustire la speranza, insostituibile compagna che fa intravedere la meta: l’incontro con il Signore Gesù”. Poi l’accentuazione della dinamica del pellegrinaggio come “elemento fondamentale di ogni evento giubilare. Mettersi in cammino è tipico di chi va alla ricerca del senso della vita. Il pellegrinaggio a piedi favorisce molto la riscoperta del valore del silenzio, della fatica, dell’essenzialità. Anche nel prossimo anno i pellegrini di speranza non mancheranno di percorrere vie antiche e moderne per vivere intensamente l’esperienza giubilare”. Ci sarà tempo e modo di approfondire tutti i temi collegati al Giubileo, intanto la Chiesa di Carpi, inizia affidando il suo cammino di preparazione alla materna e premurosa intercessione dell’Assunta.

L.L.