Si ricorda il 75° anniversario del martirio di don Francesco Venturelli, parroco di Fossoli,
medaglia d’oro al valor civile Domenica 17 gennaio alle ore 18 in Cattedrale a Carpi la messa presieduta dal vescovo Erio Castellucci.
La celebrazione sarà trasmessa in diretta sul canale youtube Notizie settimanale della Diocesi di Carpi
“Se facciamo memoria di questi eventi non è certo per ricordare la malvagità di chi ha ucciso ma perché non vada dispersa la testimonianza di chi ha saputo rimanere fedele alla sua missione di pastore soccorrendo caritatevolmente persone bisognose dall’una o dall’altra parte del conflitto…”. E’ con questa intenzione che la Chiesa di Carpi invita la comunità ecclesiale e civile a celebrare il 75° anniversario del martirio di don Francesco Venturelli, sacerdote carpigiano, assassinato a Fossoli il 15 gennaio 1946.
Domenica 17 gennaio in Cattedrale a Carpi, alle ore 18, sarà il vescovo di Carpi, monsignor Erio Castellucci a presiedere la concelebrazione alla quale sono state invitate le Autorità civili e militari, in particolare dei Comuni di Carpi e di Mirandola, dove don Venturelli esercitò il suo ministero sacerdotale.
Don Francesco Venturelli è stato insignito della medaglia d’oro al valor civile da parte del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il 25 aprile 2006 con questa motivazione: “Sacerdote di elevate qualità umane e civili, nel corso dell’ultimo conflitto mondiale, si prodigò con eroico coraggio e preclara virtù civica in favore dei cittadini ebrei, dei prigionieri politici e degli internati civili nel Campo di Fossoli, procurando loro medicine, cibo e capi di vestiario. Dopo la Liberazione continuava la sua opera di assistenza in aiuto di appartenenti alla Repubblica di Salò e all’esercito tedesco sbandati, fino alla barbara uccisione da parte di uno sconosciuto. Fulgido esempio di coerenza, di senso di abnegazione e di rigore morale fondato sui più alti valori cristiani e di solidarietà umana. 1943 – 1946 Fossoli (MO)”
Nel gennaio del 2006 con una celebrazione presieduta dal vescovo Elio Tinti, i resti mortali di don Venturelli vennero trasferiti dalla chiesa madre di Fossoli alla chiesa nuova.