Diocesi di Carpi comunicato n° 48 del 19 settembre 2024

COMUNICATO STAMPA

Sabato 21 settembre, alle 20.30, nella Cattedrale di Carpi, il diacono Stefano Simeoni sarà ordinato presbitero per la preghiera e l’imposizione delle mani dell’arcivescovo Erio Castellucci. Un evento di grande gioia e di comunione per la Chiesa di Carpi e di Modena-Nonantola.

Nella solenne concelebrazione, presieduta dall’arcivescovo Erio Castellucci, che si terrà sabato 21 settembre, alle 20.30, nella Cattedrale di Carpi, il diacono Stefano Simeoni sarà ordinato sacerdote. Nella gioia per il dono di questa vocazione, tutta la comunità ecclesiale di Carpi e di Modena-Nonantola è invitata a partecipare all’evento e ad unirsi alla preghiera.

Trentasette anni, Stefano Simeoni è originario di Teramo. Laureato all’Università di Pescara, si è trasferito per completare gli studi di Economia alla Bocconi di Milano, e qui è rimasto alcuni anni lavorando e riprendendo la vita di fede. All’arrivo in Emilia, è seguito l’ingresso nel Seminario interdiocesano di Modena e Carpi, dove ha intrapreso il cammino di discernimento vocazionale e gli studi di Teologia. Ha svolto servizio per due anni nella parrocchia di Mirandola. Nel dicembre scorso, ha discusso la tesi di baccellierato. Dal settembre 2023 svolge il servizio pastorale nella parrocchia dei Santi Faustino e Giovita a Modena. Lo scorso 11 febbraio è stato ordinato diacono dall’arcivescovo Erio Castellucci nel Duomo di Mirandola.

“Due sentimenti contrastanti attraversano il mio cuore – afferma Simeoni alla vigilia dell’ordinazione -: da una parte una grandissima gratitudine al Signore per avermi permesso di portare a compimento un cammino così lungo e strutturato e per darmi la possibilità di celebrare l’Eucarestia e poter confessare la nostra gente; dall’altra il timore per la grande responsabilità associata. Sono profondamente persuaso della mia inadeguatezza ad un ministero simile ma altrettanto convinto della fedeltà del Signore e della sua misericordia senza limiti ed è su questo che proverò a costruire”.

“Così anche noi possiamo camminare in una vita nuova” (Rm 6,4): è il versetto, tratto dalla Lettera di San Paolo Apostolo ai Romani, che Stefano ha scelto come frase a ricordo dell’ordinazione per esprimere quella che intende proporsi come linea programmatica del proprio futuro ministero: “dare a tutti la possibilità, in maniera molto semplice e genuina, di incontrare il Signore”, spiega, “fare di tutto, con il suo aiuto, perché quante più persone possibili possano accedere alla vita nuova da risorti”.