Diocesi di Carpi comunicato n° 66 dell’ 11 ottobre 2022
COMUNICATO STAMPA
Mercoledì 12 ottobre, alle 21, al Cinema Corso a Carpi, proiezione del film “Utama. Le terre dimenticate” in anteprima nazionale, promossa dall’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro e custodia del creato. L’evento è aperto a tutta la cittadinanza.
Mercoledì 12 ottobre, alle ore 21, al Cinema Corso a Carpi (Corso Fanti 91), sarà proiettato in anteprima nazionale il film “Utama. Le terre dimenticate” del regista argentino Alejandro Loayza Grisi.
L’iniziativa è promossa dall’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro e custodia del creato a conclusione del mese – il “tempo del creato” – che la Chiesa cattolica, in spirito ecumenico con le altre confessioni cristiane, dedica a riflettere sulla cura della “casa comune” – la madre terra e le sue creature – con particolare riferimento all’enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco.
Vincitore di numerosi riconoscimenti, quali il prestigioso Gran Premio della Giuria al Sundance Film Festival 2022, “Utama” è ambientato sull’Altopiano boliviano in uno dei territori più esposti ai cambiamenti climatici. Racconta la storia di un’anziana coppia di nativi Quechua, allevatori di lama, Virginio e Sisa, legati da un amore viscerale per la loro terra, segnata da un periodo eccezionalmente prolungato di siccità. Quando il nipote Clever si presenta alla loro porta, Virginio si accorge subito che è venuto per convincerli a trasferirsi in città. Ecco allora il dilemma per i due nonni: resistere nell’attesa delle piogge o seguire le orme di altri Quechua e lasciare definitivamente la loro casa? La parola “Utama”, che dà il titolo al film, significa infatti, nella lingua dei nativi, “la nostra casa”.
Per la profondità e l’attualità dei temi trattati circa il rapporto tra uomo e ambiente – dall’effetto devastante dei cambiamenti climatici al futuro delle popolazioni che abitano nelle zone più remote della terra -, oltre che per la bellezza formale della pellicola, la proiezione di “Utama” si propone come evento dall’alto spessore culturale, aperto a tutta la cittadinanza.