Diocesi di Carpi comunicato n° 73 del 6 ottobre 2020

COMUNICATO STAMPA

 Sabato 10 e domenica 11 ottobre a Carpi la due giorni di studio sull’attualità del Beato Odoardo Focherini

Alberto Bellelli, Sindaco di Carpi
In occasione di questa iniziativa, desidero evidenziare due aspetti, per così dire, meno scontati della figura di Focherini. Il primo è l’intergenerazionalità della sua testimonianza, che si adatta perfettamente all’attuale situazione: oggi abbiamo bisogno di solidarietà intergenerazionale, perché il comportamento delle giovani generazioni, così importante nel prevenire la diffusione del contagio, possa tutelare la salute delle generazioni che rischiano di più rispetto al virus. Penso allora a Odoardo e alla moglie Maria, che condivise pienamente la sua scelta: dalla loro famiglia sono nate persone che non hanno vissuto soltanto il ricordo ma anche i valori che sono stati tramandati.

Il secondo aspetto, è, per paradosso, il fatto che l’esempio di Focherini, “ribelle” alle leggi, alle regole, ingiuste del suo tempo, ci chiami alla responsabilità di costruire regole in grado di non perdere nessuno nella nostra società, tanto più nella prospettiva di ciò che avverrà nei prossimi mesi come conseguenza della pandemia. Questa non potrà mai essere una responsabilità solo delle istituzioni, ma è affidata ad un Paese intero, in cui la differenza è fatta dalle persone, con le loro relazioni quotidiane, nella capacità di adoperarsi perché nessuno rimanga indietro.

Monsignor Ermenegildo Manicardi, Vicario generale della Diocesi di Carpi
Odoardo Focherini è il “santo della porta accanto” per noi che viviamo nella città e nella diocesi di Carpi. Un uomo ordinario, un giovane, sposo e padre di famiglia, non un intellettuale, che seppe maturare uno scatto di coscienza di fronte alle ingiustizie della sua epoca.

La sua testimonianza ci sprona allora ad interrogarci: come le nostre coscienze, per così dire, scattano di fronte ai problemi attuali? Come possiamo essere popolo solidale, che si mette in ascolto e si impegna alla luce delle tante situazioni di difficoltà, rese ancora più pressanti dalla pandemia? Come Diocesi, avremmo potuto organizzare un convegno in cui riflettere sul dialogo dei cattolici, quasi fossero una categoria a parte, con il mondo di oggi. Invece, in linea con le indicazioni pastorali del Vescovo Erio Castellucci, non è questa la strada che si è scelta.

Dunque, ecco un’occasione di apertura e di condivisione per tutta la cittadinanza, a Carpi e a Mirandola, perché Focherini è davvero concittadino di tutti. Non dimentichiamo mai che, nel suo testamento spirituale, pronunciato poco prima di morire, egli dichiarò di donare la vita anche per Carpi.