Diocesi di Carpi comunicato n° 85 del 7 dicembre 2020

COMUNICATO STAMPA

Messaggio di monsignor Erio Castellucci ai Fratelli e Sorelle della diocesi di Carpi

 Carissimi Fratelli e Sorelle,

esprimo telegraficamente tre sentimenti e un auspicio.

Il primo sentimento è la gioia, perché in questo anno e mezzo ho conosciuto e apprezzato tanti doni, tante energie e tanta generosità, spesso nascosta, nella nostra Chiesa di Carpi; nei presbiteri, nei religiosi e nelle religiose, nei seminaristi, nei laici, specialmente nelle famiglie e nei luoghi di lavoro e di cura.

Il secondo sentimento è la paura, perché in questo periodo mi sono reso conto di quanti limiti oggettivi e soprattutto soggettivi frenano il mio ministero tra voi, che ora devo dividere tra due diocesi; passando da quello che immaginavo come un “contratto a tempo determinato” a un “contratto a tempo indeterminato”. Don Gildo e gli altri collaboratori stretti suppliranno le mie deficienze.

Il terzo sentimento è la comprensione verso chi in questo momento è deluso, perché confidava – come del resto anche io – in un vescovo dedicato alla sola diocesi di Carpi, mentre se ne trova uno diviso tra due diocesi, che non sa bene come potrà fare.

L’auspicio è rivolto alla corresponsabilità o, se si vuole, alla sinodalità. Spero che le molte iniziative e la grande vitalità possano sempre meglio essere condivise, perché il rischio che corriamo non è quello di fare poco, ma quello di fare in modo individualistico. E dovremo concentrarci sull’essenziale, ammaestrati anche da questa pandemia che ci aiuta a distinguere tra ciò che è superficiale e ciò che è importante; dovremo lasciare da parte polemiche, litigiosità, arroccamenti; dovremo stare insieme e collaborare con la diocesi di Modena, per individuare meglio le risorse evangelizzatrici. A cominciare da chi è più fragile, più esposto, più emarginato: perché il Signore si identifica in modo speciale con le persone svantaggiate. A partire da loro dobbiamo essere apostoli di speranza.

Grazie. Ripartiamo insieme con l’aiuto di Maria Assunta, di San Bernardino da Siena, San Bernardino Realino nostri protettori e del Beato Odoardo Focherini.

+ Erio Castellucci