Il 19 marzo 2015 il Signore ha chiamato a sé don Nardino Burzacchini, sacerdote della Diocesi di Carpi e canonico della Cattedrale. Le esequie sono state celebrate il 21 marzo presso la chiesa di San Giuseppe Artigiano.
Nato nel1932 a Concordia, fu ordinato sacerdote nel 1955. Per i primi dieci anni, il suo servizio alla Diocesi si è svolto attorno alla vita del Seminario come insegnante, vicerettore ed insieme assistente della Fuci (Federazione Universitari Cattolici Italiani).
Poi, per circa vent’anni si è dedicato alla parrocchia di San Giuseppe Artigiano, che ha fatto nascere e crescere come comunità e nelle sue strutture principali, chiesa e casa canonica. Sono seguiti un breve periodo come cappellano all’ospedale e subito dopo un lungo impegno nella Scuola diocesana di formazione teologica, come insegnante di religione e direttore dell’Ufficio catechistico diocesano. Poi, nuovamente in parrocchia, come parroco a Limidi dal 1986 al 2001.
In questi ultimi anni don Nardino ha svolto un importante servizio come confessore, collaboratore a San Bernardino Realino e difensore del vincolo presso il Tribunale ecclesiastico di Modena. Dotato di una intelligenza vivace ed acuta, è sempre stato apprezzato come insegnante in Seminario e nella scuola statale, come membro del Tribunale ecclesiastico, come formatore dei giovani universitari, dei docenti cattolici e come perno per lo sviluppo della Scuola di formazione teologica. Per la sua indole molto riservata, don Nardino non lasciava facile accesso ai suoi sentimenti e alla sua vita privata. Trasformava questo riserbo in momenti di ironia, a volte pungente ma sempre rispettosa; manifestava se stesso nei suoi saluti festosi e carichi di delicata letizia.
Abbiamo apprezzato la sua dedizione ai tanti compiti affidati, sempre vissuti con grande fedeltà. Abbiamo visto serenità e distacco evangelico dagli incarichi e dal bene compiuto. Anche negli ultimi giorni in ospedale accoglieva volentieri, ma poi chiedeva solo di ricevere l’Eucaristia e di pregare con lui.
Trasportato nel reparto di lunga degenza ha compreso che la chiamata del Signore era imminente ed ha ripetuto il suo nuovo e deciso sì alla volontà di Dio. Ai famigliari va un sentito grazie per una presenza fedele, costante, affettuosissima.
Le parole di Gesù “Bene, servo buono e fedele: sei stato fedele nel poco; entra nella gioia del tuo Signore” sono una fotografia vera del nostro fratello sacerdote Nardino.