Editoriale del n. 6 del 16 febbraio 2014



A breve saranno individuati i primi destinatari del credito messo a disposizione dal progetto Fides et Labor della Diocesi di Carpi. Grazie a un fondo di 300 mila euro saranno erogati prestiti senza interessi per favorire l’accesso al lavoro e iniziative imprenditoriali.

 

Carità e amore sono il motore di Fides et Labor, sono i fattori che rendono davvero ricco questo progetto. Non si tratta solo di mettere a disposizione un fondo con una somma di denaro importante ma di accogliere le persone colpite dal dramma della disoccupazione, specialmente quella giovanile, e offrire loro risposte. Sono situazioni che interpellano prima di tutto la responsabilità dei governi ma sollecitano anche la partecipazione al bene comune di tutte le realtà più attive della società.
La Chiesa di Carpi si fa carico delle aspirazioni dei giovani, di padri e madri che hanno perso il lavoro e che possono arrivare a credere di avere perso, assieme all’occupazione, anche la dignità. Un prestito in denaro è un gesto concreto, che non può certo risolvere i problemi di tutti ma ci fa dire a questi fratelli e sorelle che siamo loro vicini, che non si devono arrendere alla realtà dei fatti e che oltre ad un sostegno per i loro progetti possono contare su un consiglio, un’indicazione, su una presenza amica.
Ecco perché Fides et Labor nasce dalla carità e dall’amore ed è espressione di solidarietà e condivisione con chi è nel bisogno. Non ci si limita all’erogazione della cifra richiesta ma l’obiettivo è seguire il percorso delle persone senza perderle di vista perché nessuno si senta solo davanti alle difficoltà. Solo insieme saremo ‘forti nella prova’ come recita il motto del nostro progetto.  

Monsignor Francesco Cavina, vescovo