Siate speranza per tutti
famiglia è una risorsa inesauribile. E il suo cuore è la coppia di sposi che fa trasparire il grande amore di Dio per l’umanità. È lui che sceglie l’amore tra un uomo e la sua sposa per essere segno tangibile di quell’amore. Lo sapeva don Oreste Benzi che parlando ai giovani li invitava costantemente alla scoperta di questa alleanza a tre, entusiasmante e impegnativa, nel cammino di fidanzamento. Anche coloro che provenivano da situazioni complesse, ascoltando don Benzi ritrovavano il sorriso: non senza sacrificio e dedizione ritornavano a credere all’amore.
Oggi molti si adeguano, sperimentano soluzioni provvisorie come fosse questo l’orizzonte più attraente possibile, eppure la Chiesa non ha mai attenuato la verità dell’amore per sempre, come dono prima di tutto per i figli e poi per una società nuova, fondata sulla gratuità, sul perdono, sull’accoglienza dei più piccoli.
Forse è vero che la famiglia oggi è sottovalutata e schiacciata. Ma forse anche la famiglia ha bisogno di essere risvegliata, a partire da un amore vero che per la coppia diventa forza centrifuga.
La chiamata al matrimonio, infatti, non è una chiamata a seppellirsi in quell’amore, al contrario, osservava il don, “è una chiamata a non possedersi più, insieme però, correndo per le vie infinite dell’amore su questa terra”. L’amore veramente rivoluzionario è quello di chi, con nel cuore ben piantato il Signore, impara ad avere il fiuto per chi è debole, povero, senza appoggi, per chi non ha scatti di carriera o promozioni sociali. È questo che cambia il mondo.
Allora l’invito è a ripartire. E se ci sentiamo un po’ senza speranza (a volte succede dentro le fatiche del quotidiano), possiamo sentire rivolte a noi queste parole di don Benzi: “Voi vi amate, ma dopo che vi siete detti il sì non è più come prima. Una realtà nuova è entrata dentro di voi. Portate nel mondo questa certezza, questa speranza, portate la vita che avete dentro, crescete di giorno in giorno, portate la bellissima vocazione che avete ai fratelli che incontrate, e siate speranza per tutti”.
famiglia è una risorsa inesauribile. E il suo cuore è la coppia di sposi che fa trasparire il grande amore di Dio per l’umanità. È lui che sceglie l’amore tra un uomo e la sua sposa per essere segno tangibile di quell’amore. Lo sapeva don Oreste Benzi che parlando ai giovani li invitava costantemente alla scoperta di questa alleanza a tre, entusiasmante e impegnativa, nel cammino di fidanzamento. Anche coloro che provenivano da situazioni complesse, ascoltando don Benzi ritrovavano il sorriso: non senza sacrificio e dedizione ritornavano a credere all’amore.
Oggi molti si adeguano, sperimentano soluzioni provvisorie come fosse questo l’orizzonte più attraente possibile, eppure la Chiesa non ha mai attenuato la verità dell’amore per sempre, come dono prima di tutto per i figli e poi per una società nuova, fondata sulla gratuità, sul perdono, sull’accoglienza dei più piccoli.
Forse è vero che la famiglia oggi è sottovalutata e schiacciata. Ma forse anche la famiglia ha bisogno di essere risvegliata, a partire da un amore vero che per la coppia diventa forza centrifuga.
La chiamata al matrimonio, infatti, non è una chiamata a seppellirsi in quell’amore, al contrario, osservava il don, “è una chiamata a non possedersi più, insieme però, correndo per le vie infinite dell’amore su questa terra”. L’amore veramente rivoluzionario è quello di chi, con nel cuore ben piantato il Signore, impara ad avere il fiuto per chi è debole, povero, senza appoggi, per chi non ha scatti di carriera o promozioni sociali. È questo che cambia il mondo.
Allora l’invito è a ripartire. E se ci sentiamo un po’ senza speranza (a volte succede dentro le fatiche del quotidiano), possiamo sentire rivolte a noi queste parole di don Benzi: “Voi vi amate, ma dopo che vi siete detti il sì non è più come prima. Una realtà nuova è entrata dentro di voi. Portate nel mondo questa certezza, questa speranza, portate la vita che avete dentro, crescete di giorno in giorno, portate la bellissima vocazione che avete ai fratelli che incontrate, e siate speranza per tutti”.
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