Domenica 11 maggio, alle 11, sotto la volta di un’insolita cattedrale, l’autoscontro del Luna Park di Carpi si è trasformato in una chiesa giubilare, nel giorno in cui a Roma si svolgeva il programma del Giubileo dello spettacolo popolare e delle bande. Nel Giubileo 2025, “Pellegrini di Speranza”, siamo chiamati a guardare oltre le difficoltà presenti, confidando nella promessa di salvezza e nella presenza amorevole di Dio nella nostra vita. Il Giubileo ricorre ogni 25 anni nella Chiesa cattolica, è un periodo di grazia e di rinnovamento spirituale e sottolinea l’importanza della fede e del pellegrinaggio come metafora del viaggio della vita. L’arcivescovo di Modena-Nonantola e vescovo di Carpi, monsignor Erio Castellucci ha celebrato la Santa Messa per le famiglie e lavoratori del-lo spettacolo viaggiante. Nell’omelia si è soffermato sull’Agnello e il suo Pastore: per aiutare l’altro bisogna mettersi nei panni degli altri come il Pastore (Gesù) si è fatto Agnello per la nostra salvezza. Come diceva Papa Francesco bisogna “puzzare di pecora”, stare in mezzo al gregge, calarsi nelle situazioni di vita, come ribadito anche da Papa Leone XIV.
La celebrazione è stata il primo appuntamento nell’ambito del programma del Patrono della Città e della Diocesi di Carpi, San Bernardino da Siena: erano presenti alcune autorità dell’amministrazione comunale di Carpi, il presidente del Festival della Migrazione Edoardo Patriarca e consorte, nonché la sorella di don Erio e amici del vescovo da Forlì. È stato per tutti un momento di festa, frutto di un percorso che dal 2009 vede impegnati insieme le famiglie dei giostrai e diversi operatori pastorali di Migrantes e che vede, ogni tre anni, la celebrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana. La Migrantes interdiocesana è l’articolazione a livello diocesano della Fondazione Migrantes, l’organismo costituito dalla Conferenza Episcopale Italiana competente per la pastorale relativa a tutte le forme di mobilità umana. La Messa all’interno del Luna Park ha un alto valore simbolico e, oltre ad essere un luogo adeguato a contenere così tante persone e famiglie, segna il desiderio di far conoscere il loro ambiente di lavoro e per avvicinare la Chiesa di Carpi a questa comunità itinerante.
La celebrazione ha visto una notevole partecipazione, oltre una settantina di persone, segno di una comunità cristiana che esprime nel luogo di lavoro la sua fede nel Signore. La Messa è stata allietata da canti accompagnati dalle chitarre e altri strumenti di alcuni fedeli della Diocesi e si è conclusa con le benedizioni a tutte le famiglie presenti e un augurio alle mamme in occasione della loro festa con la consegna di un fiore e una medaglietta del Giubileo. Erano inoltre presenti due catechisti filippini di Tondo (Manila), Roque e Valentina che rimarranno con noi un mese: Roque e Valentina hanno avuto un insolito autista, don Erio, così nel tragitto da Modena a Carpi hanno avuto il tempo di conoscersi! Ci siamo collegati con alcune persone dello spettacolo viaggiante che erano a Roma al Giubileo, una famiglia del Luna Park di Carpi, Suor Genevieve e Monica e Flaviano che erano in piazza San Pietro per la recita del primo Regina Coeli del Papa.
Non poteva che concludersi la festa con un giro sugli autoscontri, molto apprezzato anche da don Erio che ha scelto una macchina di colore verde speranza, restando in linea con il tema della Giubileo.
Stefano e Antonella Croci, Migrantes interdiocesana