+ Erio Castellucci
Una girandola di volti, vicende, speranze, fatiche; una storia secolare ma sempre giovane; l’intreccio di vite che hanno già maturato l’abbraccio dell’eternità, con vite ancora ancora in cammino sulla terra. E poi migliaia di iniziative, uscite, route, campi, vacanze, incontri, canti, balli, attività, giochi: è il metodo scout, incarnato nella diocesi di Carpi.
Ringrazio Fabio e Stefano per la cura con la quale hanno raccolto documenti, testimonianze, esperienze. Non è il solito libro celebrativo, che già sarebbe stato apprezzabile; è un libro di “storia”. Noi siamo abituati a pensare che la storia sia quella che studiamo a scuola: una successione di dinastie, di guerre, di trattati, di date e avvenimenti di rilevanza politica.
No, questa è la “schiuma” della storia, è come la punta dell’iceberg, ma non è il “cuore” della storia. Soprattutto per chi ha fede, la storia è una realtà più profonda, è l’esistenza delle persone che si relazionano nella società e nella Chiesa, è l’azione di Dio che passa attraverso l’opera di tante donne e uomini di buona volontà. Queste pagine rendono viva anche la “grande storia”: papi, vescovi, capi di Stato e dittatori, fatti internazionali e nazionali; e qui dentro si inseriscono le “piccole storie” dello scautismo cattolico carpigiano.
Ebbene, in base a quanto detto, rovescerei questo schema: la “grande storia” che risalta in questo libro è proprio quella che passa attraverso le voci, le corse, le ansie e le gioie delle schiere di bambini, ragazzi, giovani e adulti che riempiono il volume. E la storia continua…