Impegno rigoroso e costante

Dall’assemblea della Cei l’invito a sostenere le proposte dei Servizi diocesani per la formazione e la prevenzione degli abusi

di Luigi Lamma

Da sinistra: Enzo Perriello, Chiara Griffini, Chiara Panciroli, Carmen Vandelli, Maurizio Trevisan, Elisa Cocchi

 

È stata fatta molta strada in questi anni, e non abbiamo avuto paura né di iniziarla né di continuare a percorrerla”. È il bilancio della Chiesa italiana sul fronte della prevenzione degli abusi, tema affrontato dal card. Matteo Zuppi nella sua prolusione all’assemblea della Cei di Assisi che ha visto anche l’intervento di mons. Thibualt Verny, presidente della Pontificia Commissione per la tutela dei minori. Nei giorni dell’assise dei Vescovi italiani si è celebrata, il 18 novembre, la V Giornata nazionale di preghiera, convintamente istituita dall’Episcopato italiano per riconoscere gli errori compiuti e impegnarsi per ricucire le ferite di chi ha sofferto e soffre, a causa di abusi. Sulla tutela dei minori, ha reso noto inoltre il cardinale Zuppi, “la formazione resta un impegno rigoroso e costante: nel biennio 2023-2024 sono state raggiunte e formate circa 43mila persone. Certo, non mancano le zone d’ombra e le resistenze, ma abbiamo la concreta consapevolezza di un movimento costante, teso a rinsaldare la fiducia, ad amplificare il rispetto, ad accogliere e ascoltare le vittime, a custodire la dignità di ciascun membro del popolo di Dio”.

Il Servizio interdiocesano e il convegno di Vignola
L’impegno per la formazione di tutte le realtà ecclesiali con responsabilità educative resta al centro dell’attività del Servizio interdiocesano per la prevenzione, l’ascolto e la tutela dei minori delle persone vulnerabili (Sipatm) attraverso l’equipe psico-pedagogica che affianca il Centro d’ascolto. In un recente incontro con il vescovo Erio Castellucci è stato condiviso il lavoro svolto dal Servizio tutela minori ma soprattutto quanto esso sia divenuto un punto di riferimento, dopo circa cinque anni di presenza, per richieste di consulenza e di confronto su particolari situazioni: negli ultimi due anni una media di 15 incontri formativi, un migliaio di persone coinvolte. A questi numeri si aggiungono anche i due convegni pensati per avviare relazioni e collaborazioni con altre istituzioni che sul territorio si interessano di queste tematiche, nel 2024 a Modena, quest’anno a Vignola con le due serate molto partecipate organizzate in collaborazione con il Betty B Festival e l’Unione Terre dei Castelli e numerose altre realtà istituzionali e del volontariato. Nel secondo appuntamento, il 21 novembre scorso, c’è stato un approfondimento del tema “Bambini e ragazzi. Conoscerli per capirli”, sulle sfide educative dettate dal contesto digitale in cui genitori e figli sono immersi. Due relazioni molto sti-molanti della pedagogista e docente dell’Università di Bologna Chiara Panciroli e di Chiara Griffini, psicologa e psicoterapeuta e responsabile del Servizio nazionale per la tutela dei minori della Cei. La serata è stata introdotta da Elisa Cocchi, psicologa-psicoterapeuta del Servizio tutela minori, che ha favorito il collegamento con la prima serata che aveva visto gli interventi di Anna Oliverio Ferrarsi e Alberto Oliverio, poi la parola è passata alle due relatrici che hanno sviluppato per le rispettive competenze l’impatto e le misure da adottare per accompagnare la crescita dei bambini in un ambiente dove sempre più pervasivo appare l’impatto delle tecnologie. Don Maurizio Trevisan, responsabile del Servizio tutela minori, nel concludere il convegno ha messo in evidenza il valore della collaborazione tra le istituzioni, le Amministrazioni comunali, la scuola e le parrocchie, per costruire relazioni efficaci a sostegno delle responsabilità educative dei genitori e contesti accoglienti e sicuri per prevenire ogni forma di discriminazione e di abuso.

Pronti per una comunicazione efficace
Sviluppare all’interno dei Servizi tutela minori la capacità di comunicare l’impegno per promuovere una cultura del rispetto e della prevenzione degli abusi in ogni ambito e settore della vita ecclesiale e non solo per gestire le situazioni di crisi. E’ questa la richiesta che la Responsabile del Servizio nazionale tutela minori, Chiara Griffini ha rivolto ai direttori degli uffici diocesani per le comunicazioni sociali e ai direttori dei settimanali diocesani riuniti lo scorso 28 novembre a Bologna, presente il vescovo di San Marino-Montefeltro, delegato per le comunicazioni sociali mons. Domenico Beneventi. Un invito che ha già trovato accoglienza in Emilia Romagna dove il Servizio regionale tutela minori e l’Uffici regionale per le comunicazioni sociali hanno concordato un percorso formativo da realizzarsi il prossimo anno (da febbraio a maggio) rivolto a tutte le equipe dei Servizi tutela minori diocesani o interdiocesani sul tema della comunicazione.