Il profumo della vita buona del Vangelo
La comunità parrocchiale di Novi ringrazia il Signore per aver avuto per quasi vent’anni la preziosa collaborazione liturgico-pastorale del diacono Sergio Previdi. E’ stato per tutti un amico fedele, umile e sincero, attento alle necessità dei fratelli, sempre pronto a donarsi con animo generoso. Ha prestato servizio all’altare con dedizione e premura, dando testimonianza sincera di fede e di amore verso il Signore. La sua bontà d’animo ha suscitato in tutti ammirazione e stima. Già da alcuni mesi aveva dovuto interrompere la sua presenza in parrocchia per stare accanto alla moglie Nunzia, e tutti ne abbiamo sentito la mancanza, auspicando che prima o poi potesse tornare al suo consueto servizio in parrocchia. Ma il Signore aveva altri progetti su di lui e quando tutti stavamo pregando per la sua guarigione, ci è giunta la triste notizia del suo ritorno alla casa del Padre. Per dire quanto fosse ben riposta la sua fede nel Signore e la sua speranza nella vita eterna, aveva confi dato alla moglie che, subito dopo la sua morte, avrebbe desiderato che le campane suonassero a festa. E noi abbiamo esaudito il suo desiderio, ben lieti e consapevoli che la sua anima vive già presso il Signore, perché la sua vita e le sue opere sicuramente gli hanno meritato la comunione con i santi in paradiso. Con Sant’Agostino diciamo: “Signore, non ti chiediamo perché ce lo hai tolto, ma ti diciamo grazie perché ce lo hai donato”.
Ci siamo sentiti amati ed accolti
Quando persone come Sergio se ne vanno, siamo tentati a credere che nulla ne potrà colmare il vuoto. Questa separazione, questo drammatico strappo, sembra assegnare alla morte la sua vittoria come ineluttabile e definitivo epilogo di ogni vita. Ora siamo tristi e addolorati per questo, è vero, ma nonostante ciò, sappiamo che non è così. Lo sappiamo per la Fede e ne abbiamo la certezza ogni volta che professiamo il “Credo”. Ciò che Sergio ha lasciato dietro di sé, il profumo delle tante opere buone, è un Vangelo che si fa vita e riempie di contenuto quelle parole che si concludono con la più grande delle attese: la risurrezione e la vita eterna. Quando si è fedeli alla propria chiamata, alla propria vocazione, si finisce per assomigliare a Gesù. Nell’esercizio del suo diaconato, noi tutti ci siamo sentiti amati dando così vita ad un’edificante reciprocità. Per questo ha desiderato che fossimo ancora una volta qui insieme per salutarci. Un commovente arrivederci carico di Speranza. La Provvidenza ha voluto farci dono per circa vent’anni di un uomo umile nel servizio alla comunità, buono con tutti e con ciascuno in particolare. Pare, infatti, ricordasse nelle sue preghiere quotidiane, tutti coloro che con lui si erano confidati, consegnandone al Signore le istanze. Ci mancheranno la sua tenerezza, la sua premura e il suo sorriso. Delle tante grazie di cui il Cielo ci fa segno, siamo certi, non mancano quelle da lui invocate e da noi ricevute secondo il sapiente disegno di Dio. In questo tempo di confusione e smarrimento, Sergio, con la sua vita più che con le parole, ci ha indicato le priorità per raggiungere l’unico vero bene, ossia la salvezza dell’anima. Nunzia, Riccardo, in questo momento, vi siamo vicini, condividiamo il vostro dolore e, siatene certi, vi accompagneremo con le nostre preghiere affinché non abbiate mai a sentirvi soli: ve lo dobbiamo per il tanto bene ricevuto e per quello che ancora riceveremo da lassù. La trama di amore di cui abbiamo tessuto insieme l’ordito, si è fatta ricamo gradito al Signore. Ora che sei nella visione beatifica di Dio, caro fratello Sergio, prega per noi.
Un servo per amore
Caro Sergio, il Signore aveva su di te dei disegni diversi dai nostri ed adesso che hai lasciato in diocesi e nella nostra comunità un vuoto che non riusciamo ancora a realizzare, non possiamo far altro che pregare ancora per la tua anima e ricordare con nostalgia il tuo servizio svolto tra noi e per noi. Sergio, sin dalla prima volta che ti abbiamo visto a Novi accanto a monsignor Elio Tinti, ci hai colpito con il tuo sguardo umile e dolce e l’immediata disponibilità che mostravi attivandoti prontamente nelle situazioni di necessità con una infinita pazienza.
Eri sempre pronto ad intervenire e a servire il tuo prossimo, non ti tiravi mai indietro, anche nelle situazioni più impegnative e faticose per te, perché anche se ancora giovanile, gli anni con i suoi acciacchi iniziavano a farsi sentire, ma tu sembravi non dar loro importanza. Come non ricordare quando durante il mese di maggio facevi chilometri ogni giorno per stare in nostra compagnia, per recitare insieme il Santo Rosario, fare una breve catechesi e riflettere insieme sull’amore materno di Maria.
Per quasi un ventennio hai accompagnato i nostri Vescovi, prima mons. Elio Tinti e poi mons. Francesco Cavina; li hai seguiti ed affiancati in tutta la diocesi nelle visite pastorali e nelle benedizioni delle fabbriche per incontrare tanti lavoratori nei loro luoghi di lavoro. Tanti di essi, ancora oggi, si ricordano di te per questo servizio, che hai curato e svolto per anni, offrendo con il tuo servizio una chiara testimonianza di fede e contribuendo a portare il Vangelo a tanta gente vicina e lontana. Sergio, con il tuo comportamento hai insegnato che ciascuno di noi è chiamato a servire il suo prossimo per amore di Cristo, ma soprattutto hai fatto ricordare a tutti che il cristianesimo è soprattutto servizio. Non ti dimenticheremo, non possiamo farlo, sei stato per anni una figura di riferimento per tutti noi con la tua amorevole premura e generosità. La parola greca diakonos (servo) sta a indicare colui che si pone nella comunità a servizio del prossimo e il tuo servizio come diacono tu lo hai svolto dandoci l’esempio cristiano di come si possa felicemente essere e vivere come autentici servi per amore. Ce lo hai dimostrato fino alla fine, esprimendo il tuo ultimo desiderio che dopo la tua morte si suonassero le campane a festa, come dire che finalmente, dopo una vita svolta a servire amorevolmente e con umiltà la nostra comunità, era arrivato per te il momento di incontrare nostro Signore Gesù Cristo e di continuare a vivere in Lui. Adesso il nostro prossimo appuntamento con te è alla Casa del Padre. Grazie Sergio.
per la Comunità parrocchiale di Novi, don Ivano Zanoni, Giorgio Puglisi, Luisa Casaburi