La mostra che la Fondazione Fossoli di Carpi presenta, con la rinnovata collaborazione delle Gallerie degli Uffizi di Firenze, intende affrontare il ruolo che l’arte ha avuto nella descrizione e interpretazione del fenomeno della deportazione, il cui spessore emotivo e esistenziale è, nel solco dell’insegnamento di Primo Levi e a detta degli stessi protagonisti, difficilmente comunicabile solo con la parola usuale. Un’occasione per portare la riflessione sul tema dell’assenza o limite della parola di fronte all’estremo; quindi, sulla necessità di ricorrere a mezzi espressivi altri, nello specifico la pittura, per esprimere e elaborare una ferita profonda. Nella Sala del Culto dell’ex Sinagoga saranno esposte le tele originali, e in parte inedite, di Carlo Levi [Autoritratto, 1947] e Aldo Carpi [Dopocena, 1914]: entrambi gli autori in modi e vicende differenti hanno subito la durezza della violenza nazifascista di cui hanno dato voce e memoria attraverso le loro opere artistiche. Orari durante il festivalfilosofia: venerdì 15 settembre ore 10.00 – 23.00 sabato 16 settembre ore 10.00 – 23.00 domenica 17 settembre ore 10.00 – 20.00
La Mostra “Non con la parola usuale” – Gli Uffizi in Fondazione
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