Sabato 10 maggio
Saranno 60 i laici, uomini e donne e coppie di sposi, appartenenti a parrocchie diverse, che ufficialmente e responsabilmente, davanti al Vescovo e alla comunità, si impegneranno in un servizio ecclesiale e permanente molto importante: quello di portare il Vangelo nella case, quello di essere dei fratelli che si affiancano alle persone nelle loro case condividendo sofferenze e gioie, quelli che con la loro visita faranno sentire la comunità cristiana vicina alla gente, in aiuto e in comunione con i loro parroci e sacerdoti.
Il ministero in quanto tale esprime la ricchezza e la varietà de carismi nella Chiesa; indica che il servizio ecclesiale non è frutto di una personale iniziativa, ma un incarico che si riceve ufficialmente dal Vescovo: ha quindi il carattere della ecclesialità e va accolto da tutti come tale. Esso si affianca agli altri ministeri istituiti già presenti in Diocesi, il lettorato, l’accolitato e il ministero straordinario della distribuzione della Comunione, differenziandosi proprio per la sua dimensione missionaria con l’intento non solo di rafforzare la fede dei ‘vicini’, ma anche di creare ponti per raggiungere tanti fratelli che hanno allentato o interrotto il rapporto con la comunità parrocchiale, i cosiddetti ‘lontani’.
E’ anche un ministero di consolazione per il fatto che questi laici si impegnano a portare il Vangelo, la bella notizia, che è per se stessa parola di luce e di speranza. Ci sembra così che la nostra Chiesa ‘ pur nella sua fragilità e limitatezza ‘ dia una risposta a quanto i nostri Vescovi ci hanno indicato con gli Orientamenti pastorali del decennio 2000-2010: comunicare il Vangelo in un mondo che cambia. Comunicare, dire, annunciare all’uomo di oggi il Vangelo nelle diverse situazioni e nei luoghi dove vive.
Monsignor Douglas Regattieri
Vicario generale