Il report pubblicato dalla Regione evidenzia che la crisi sanitaria, economica e sociale ha acuito ritardi, criticità e disuguaglianza
Sono state proprio le donne a pagare il prezzo più alto della pandemia: non solo sul fronte delle violenze domestiche drammaticamente aggravate dal lockdown, ma anche sotto il profilo occupazionale, come emerge dal report realizzato dalla Regione, “Emergenza Covid: l’impatto sulle donne e le azioni promosse dalla Regione Emilia-Romagna”, finalizzato ad analizzare l’impatto di genere delle politiche regionali attuate nel periodo della pandemia. Il lockdown ha acuito le disuguaglianze. Sono i dati stessi a parlare: su 100 posizioni perse nel settore “Commercio, alberghi e ristoranti”, 55 riguardano donne, quota che sale a 81 ogni 100 negli “altri servizi”. Ancora inferiore a quello maschile il lavoro fuori casa (25 contro 36 ore settimanali), mentre quello domestico e di cura resta in gran parte sulle spalle di mogli e madri (23 ore contro le 7,38 ore maschili). L’impegno della Regione è quello di fare della questione femminile una priorità trasversale a tutti i settori. Una situazione di criticità che la crisi sanitaria,…